Dopo anni di silenzio, Kathryn Bigelow è pronta a tornare con un nuovo lungometraggio targato Netflix. Il suo nuovo film, ora ufficialmente intitolato House of Dynamite, segna il primo progetto della regista premio Oscar dal 2017, anno di uscita di Detroit. La trama si concentra su una crisi improvvisa alla Casa Bianca in seguito al lancio di un missile non identificato contro gli Stati Uniti.
Un ritorno ad alta tensione per Bigelow
Il film è stato annunciato nel 2024, e la sceneggiatura è firmata da Noah Oppenheim, già autore di Jackie e della serie Zero Day. La pellicola si svolge in tempo reale, mantenendo un tono adrenalinico in linea con precedenti lavori della regista come The Hurt Locker e Zero Dark Thirty.

House of Dynamite vanta un cast corale di alto profilo, guidato da Idris Elba, Rebecca Ferguson e Jared Harris. Al loro fianco anche Greta Lee, Gabriel Basso, Anthony Ramos, Tracy Letts, Moses Ingram e Kaitlyn Dever. Completano il cast Jonah Hauer-King, Jason Clarke, Willa Fitzgerald, Renée Elise Goldsberry, Malachi Beasley, Kyle Allen, Francesca Carpanini, Brian Tee, Brittany O'Grady, Abubakr Ali e Aminah Nieves, recentemente premiata agli IndieWire Honors per 1923.
Secondo la logline ufficiale, House of Dynamite racconta le frenetiche ore successive al lancio di un singolo missile non attribuito, che minaccia la sicurezza nazionale. Inizia così una corsa contro il tempo per individuare il colpevole e decidere come reagire.
Il film arriverà su Netflix il 24 ottobre, preceduto da un'uscita limitata nelle sale selezionate. Curiosamente, come rivelato da Aminah Nieves a IndieWire, durante le riprese nessun membro del cast conosceva il titolo definitivo del film. "Non avevamo idea del nome del progetto né di quando sarebbe uscito", ha dichiarato l'attrice. "È qualcosa di completamente diverso da ciò che ho fatto finora e ha richiesto un enorme impegno da parte di tutti noi".
Kathryn Bigelow è stata la prima donna a vincere l'Oscar per la miglior regia nel 2010 grazie a The Hurt Locker. In diverse interviste ha ribadito la sua volontà di utilizzare il cinema come strumento di riflessione su temi sociali e politici. "Per me, l'intrattenimento funziona davvero solo se porta con sé un messaggio. L'elemento di genere è un mezzo, non il fine", ha spiegato. "Quando riesci a combinare coinvolgimento emotivo e profondità tematica, è lì che si trova il vero potere del cinema".