Justin Baldoni è stato citato in giudizio dal New York Times per le spese legali dopo che la causa per diffamazione legata ad un articolo su Blake Lively è stata respinta.
In seguito a questa decisione, il quotidiano chiede a Baldoni un pagamento di 150.000 dollari per saldare le spese legali sostenute per la causa intentata dall'attore e regista.
Il New York Times chiede il pagamento delle spese processuali a Justin Baldoni
Il NY Times ha deciso di nominare la casa di produzione di Baldoni, Wayfarer Productions, nei documenti presentati alla Corte Suprema, chiedendo risarcimenti compensativi e punitivi.

Una scelta che era nell'aria e che ora è stata definitivamente concretizzata e che probabilmente allungherà la querelle in corso tra il giornale e il regista di It Ends With Us.
La denuncia di Justin Baldoni nei confronti del New York Times
Mesi fa, Justin Baldoni aveva citato in giudizio il giornale con una richiesta da 400 milioni di dollari di risarcimento, sostenendo che l'articolo avesse cercato di danneggiare la sua reputazione riportando le lamentele di Lively in merito al suo presunto comportamento sul set di It Ends with Us.
Pubblicato nel dicembre scorso, l'articolo s'intitolava We Can Bury Anyone: Inside a Hollywood Smear Machine e fu realizzato in seguito alla denuncia di Blake Lively nei confronti di Justin Baldoni per presunte molestie sessuali nel corso della produzione del film.
"L'opinione del tribunale distrettuale chiarisce che Wayfarer e le sue affiliate hanno sia avviato sia proseguito la causa contro il Times senza una base sostanziale nei fatti e nella legge" hanno dichiarato gli avvocati del New York Times.