Jurassic World 2: The Dinosaur Project fa causa alla Universal e a Spielberg

La Universal e la casa di produzione di Spielberg citate in giudizio a causa di Jurassic World 2 con l'accusa di violazione di copyright.

Jurassic World - Il regno distrutto: una scena del film
Jurassic World - Il regno distrutto: una scena del film

La Universal è presumibilmente molto soddisfatta degli incassi di Jurassic World - Il regno distrutto, quinto episodio del franchise, che si è portato a casa oltre un miliardo di dollari nel mondo. Tale gioia è ora parzialmente rovinata da una questione giudiziaria: il gruppo The Dinosaur Project ha fatto causa sia alla major che alla Amblin, casa di produzione di Steven Spielberg, chiedendo 10 milioni di dollari, per violazione di copyright e accordi contrattuali non rispettati.

L'oggetto del contenzioso riguarda la frase "Save the Dinos", che i produttori del film avevano chiesto di poter usare a fini di marketing e nel lungometraggio stesso, pagando 50.000 dollari. Nel contesto di Jurassic World - Il regno distrutto, la frase è diventata lo slogan del Dinosaur Protection Group, organizzazione fittizia creata da Claire Dearing (Bryce Dallas Howard). Per contratto, lo slogan doveva essere usato solo ed esclusivamente per promuovere il film, accompagnandolo sempre con il marchio del franchise di Jurassic Park. Così è stato in vari trailer e spot televisivi dove si sottolineava la storyline della prima parte del lungometraggio, dove l'isola usata per creare i dinosauri viene distrutta da un'eruzione vulcanica.

Il problema, stando a Frederick Zaccheo, dirigente di The Dinosaur Project, è sorto quando gli studios si sono serviti di quella frase per iniziative che esulavano dal semplice marketing cinematografico. Nello specifico, Zaccheo cita l'uso dello slogan per merchandising di vario tipo, principalmente magliette, e la creazione di piattaforme digitali che, pur essendo legate alla trama del film, possono trarre in inganno per la somiglianza visiva con The Dinosaur Project, che a sua volta vende indumenti e organizza attività benefiche per promuovere la salvaguardia di specie animali in via d'estinzione. Egli ha pertanto deciso di citare in giudizio la Universal e la Amblin per violazione del suo copyright e "concorrenza sleale", riferendosi al merchandising.