Carrie Preston ha amato lavorare con Julia Roberts nel 1997 in Il matrimonio del mio migliore amico, e forse un po' meno durante la loro seconda esperienza insieme in Duplicity.
Ospite del podcast Dinner's on Me with Jesse Tyler Ferguson, Carrie Preston ha ripercorso entrambe le collaborazioni con la star, spiegando le differenze causate semplicemente dal tipo di ruolo.
La prima volta sul set de Il matrimonio del mio migliore amico
Durante l'intervista, Carrie Preston ha spiegato di aver legato molto con Roberts sul set de Il matrimonio del mio migliore amico, anche perché entrambe erano giovani attrici originarie della Georgia.

"Era al massimo della forma già allora e lo mostrava eccome" ha spiegato Preston "Quella sì che era una star del cinema". Nel film, Preston interpretava una delle gemelle Newhouse insieme a Rachel Griffiths, le damigelle d'onore di Kimmy (Cameron Diaz).
Julia Roberts in versione cattiva sul set di Duplicity
Le due sono si ritrovate nel 2009 sul set di Duplicity, film in cui Carrie Preston ha ricoperto un ruolo minore, quello di una donna che dormiva con il personaggio di Clive Owen, che interpretava il fidanzato del personaggio di Julia Roberts.
Dopo aver girato la scena con Owen, tornò sul set un mese dopo: "Ero sul set, durante una scena molto intensa in cui Julia Roberts mi fissava come se volesse che morissi, perché avevo dormito con il suo ragazzo" ha spiegato Preston "Dovevo piangere a comando, il che è sempre una grande pressione, specialmente quando non conosci nessuno della troupe. Devi restare in una condizione di vulnerabilità".
Carrie Preston e Julia Robertssi erano già incrociate prima sul set: "Mi ha abbracciata forte e poi mi ha detto: 'Sarò cattiva con te per il resto della giornata.' Mi ha avvertita per tempo. Ha detto: 'Sarò cattiva. Non ti parlerò per il resto del giorno.' Ed è stato esattamente ciò di cui avevo bisogno per la scena. Mi chiamano e dicono: 'Siamo pronti, si gira.' Le telecamere erano già posizionate. Abbiamo provato pochissimo". Un'esperienza devastante ma con un epilogo riuscito: "Julia doveva solo colpirmi con il suo silenzio, e io ho cominciato a singhiozzare. È successo. Ma è stata l'esperienza più stressante della mia carriera fino a quel momento. Alla fine, Julia è stata 'cattiva' in modo generoso, per aiutarmi nella performance".