John Wayne, il figlio lo difende: “Non era un sostenitore della supremazia bianca"

Il figlio di John Wayne scende in campo per difendere la memoria del padre dopo le accuse di razzismo e nega che fosse un sostenitore della supremazia bianca.

Dopo le polemiche sulla proposta di togliere il nome di John Wayne da un aeroporto californiano, il figlio dell'icona di Hollywood difende la memoria del genitore affermando che non era un sostenitore della supremazia bianca.

John Wayne in una scena di SENTIERI SELVAGGI
John Wayne in una scena di SENTIERI SELVAGGI

Sulla scia del movimento Black Lives Matter, i Democratici Californiani hanno chiesto di cambiare nome al John Wayne Airport per via dell'immagine razzista legata alle "dichiarazioni bigotte e conservatrici" rilasciate da Wayne quasi cinquant'anni fa.

Il figlio di John Wayne, il 58enne Ethan Wayne, però, lascia che la memoria del padre venga infangata senza reagire e ha diffuso un comunicato in cui afferma:

"Lasciatemi mettere in chiaro una cosa, John Wayne non era un razzista. So che in questi giorni il termine viene usato in modo casuale, ma per me la questione è seria. Capisco anche come siamo arrivati a questo punto."

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Di recente, è riemersa un'intervista del 1971 rilasciata da John Wayne in cui il divo affermava: "Credo nella supremazia bianca fino a che i neri non saranno educati al punto di prendersi la responsabilità. Non credo che sia giusto dare autorità e posizioni di leadership a persone irresponsabili". Nella stessa intervista, Wayne afferma di non provare rimorso per il fatto che la sua etnia ha soggiogato i Nativi Americani e definisce film come Easy Rider e Un uomo da marciapiede "perversioni".

Ma il figlio Ethan sostiene che le parole pronunciate dal padre 50 anni fa siano state male interpretate:

"Non c'è dubbio che le parole di mio padre nell'intervista abbiano causato rabbia e dolore. Anche lui ne ha sofferto quando ha capito che i suoi veri sentimenti erano stati male interpretati. La verità, come abbiamo visto nei suoi archivi cartacei, è che mio padre non supportava la supremazia bianca e credeva che le persone responsabili meritassero di ottenere il potere senza l'uso della violenza. Coloro che lo conoscevano, sapevano che giudicava tutti come individui e credeva che tutti meritassero le stesse opportunità. Ha combattuto gli atteggiamenti bigotti quando li ha incontrati. Ha ingaggiato e lavorato con persone di ogni razza, credo e orientamento sessuale. John Wayne cercava il meglio per tutti noi, una società che non discriminasse nessuno impedendogli di aspirare al Sogno Americano".