J.K. Rowling: "Non penso a quello che diranno di me dopo la mia morte, non mi interessa"

Nei primi due episodi del podcast The Witch Trials of J.K. Rowling la creatrice di Harry Potter ha spiegato perché non ha problemi a condividere la propria opinione ed essere criticata.

J.K. Rowling: 'Non penso a quello che diranno di me dopo la mia morte, non mi interessa'

Il podcast The Witch Trials of J.K. Rowling ha debuttato e nei primi episodi la scrittrice offre il suo punto di vista sulle polemiche che l'hanno travolta negli ultimi anni.
Il progetto, disponibile su piattaforme come Spotify e Audible, è composto da un totale di sette puntate, di cui due sono già disponibili.

La scrittrice è stata criticata a causa delle sue dichiarazioni sulle persone transgender e per le sue posizioni riguardanti la possibilità di decidere in modo autonomo, anche a livello legale, la propria identità di genere.
Negli episodi del podast J.K. Rowling ha sottolineato: "Non vado in giro per la casa a pensare a quello che lascerò ai posteri. Che modo pomposo di vivere la propria esistenza sarebbe se si pensasse costantemente 'Quale sarà la mia eredità?'. Chi se ne importa, sarò morta".
La scrittrice ha aggiunto: "A me importa quello che accade ora. Mi importa dei vivi".

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J.K. Rowling presenta Harry Potter e La maledizione dell'erede
J.K. Rowling presenta Harry Potter e La maledizione dell'erede

J.K. Rowling ha spiegato che quello è il motivo per cui non è interessata alle conseguenze sulla sua immagine pubblicata causate dalle sue dichiarazioni.

Megan Phelps-Roper, che conduce il podcast ed è famosa per essere uscita dalla Westboro Baptist Church e averne denunciato gli insegnamenti omofobi, ha spiegato di essersi interessata a quanto accaduto alla scrittrice dopo aver scoperto che era stata considerata una satanista proprio dal guppo più estremista dell'organizzazione religiosa di cui in passato faceva parte.
Il secondo episodio del podcast si concentra invece sulle accuse rivolte all'autrice del mondo di Hogwarts negli anni '90, quando molti cristiani hanno sostenuto che con i libri di Harry Potter volesse diffondere la stregoneria e "avvelenare" le menti dei bambini.