Jennifer Aniston contro la cancel culture: "Non c'è più redenzione?"

L'attrice Jennifer Aniston ha criticato la cancel culture sostenendo che si condannano tutte le persone senza dare possibilità di redenzione.

Jennifer Aniston contro la cancel culture: 'Non c'è più redenzione?'

Jennifer Aniston ha criticato la cancel culture sostenendo che non dia alcuna possibilità di redenzione.
La star di Friends, intervistata dal Wall Street Journal Magazine, ha infatti spiegato che non si può usare lo stesso metro di giudizio in tutti i casi.

L'esperienza con Weinstein

The Morning Show Season 3 H
The Morning Show: Jennifer Aniston in una foto della terza stagione

Ricordando gli anni in cui ha avuto a che fare con il produttore Harvey Weinstein, Jennifer Aniston ha dichiarato: "Lui non è un tizio che pensi: 'Dio mio, non vedo l'ora di trascorrere il tempo con Harvey'. Mai. In realtà pensavi: 'Oh no, okay, fattene una ragione'". La protagonista di The Morning Show ha continuato spiegando: "In realtà mi ricordo che è venuto a farmi visita per propormi un film. E mi ricordo che ho voluto consapevolmente una persona che rimanesse sempre nella mia roulotte".
Il portavoce del produttore ha però replicato alla rivista che l'attrice non si è mai trovata a disagio con lui.

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L'opinione sulla cancel culture

Jennifer ha quindi accennato al modo in cui si stanno affrontando presunti molestatori o chi ha dei comportamenti potenzialmente condannabili sottolineando: "Sono così stufa della cancel culture. Probabilmente sono appena stata cancellata per averlo detto. Semplicemente non capisco cosa voglia dire... Non c'è redenzione? Non lo so. Non penso siano tutti come Harvey Weinstein".