Jamie Lee Curtis si è schierata ancora una volta contro la crescente popolarità della chirurgia plastica, paragonando l'impatto dell'industria ad un genocidio.
L'attrice ha manifestato esplicitamente il suo dissenso mostrando un paio di enormi labbra rosse di plastica nel corso di un'intervista e un servizio fotografico per il Guardian, specificando che si trattava di una protesta contro la chirurgia plastica.
Le dichiarazioni di Jamie Lee Curtis contro la chirurgia plastica
"Mi sono espressa molto chiaramente sul genocidio di una generazione di donne da parte del complesso industriale cosmeceutico [neologismo nato dalla fusione di cosmetico e farmaceutico], che si sono sfigurate. Le labbra di cera rendono davvero l'idea" ha raccontato Curtis.

"Genocidio" è una parola che l'attrice reputa accurata al contesto della chirurgia plastica: "Uso quella parola da molto tempo, e la uso appositamente perché è una parola forte. Credo che abbiamo cancellato una o due generazioni di aspetto umano naturale. Il concetto che si possa modificare il proprio aspetto con prodotti chimici, interventi chirurgici, filler, ha creato una deformazione di generazioni, in prevalenza di donne, che stanno alterando il loro aspetto".
Le polemiche dopo il paragone di Jamie Lee Curtis tra Gaza e Los Angeles
Nei mesi scorsi fecero scalpore le dichiarazioni dell'attrice, che paragonò gli incendi a Los Angeles d'inizio anno con la distruzione di Gaza: "L'intera area di Pacific Palisades ora sembra, purtroppo, Gaza, o uno di quei Paesi in guerra dove sono successe cose terribili".
Per quanto riguarda la chirurgia plastica, Jamie Lee Curtis è da tempo una delle star di Hollywood maggiormente critiche sulla cultura che circonda le procedure estetiche dell'industria cinematografica.
Nei giorni scorsi, Jamie Lee Curtis ha confermato che reciterà nel remake de La signora in giallo nel ruolo di Jessica Fletcher, personaggio diventato famoso grazie all'interpretazione di Angela Lansbury nella serie tv a cavallo tra gli anni '80 e '90.