James Norton, durante la promozione della serie Playing Nice, ha parlato di come pensa che gli uomini debbano affrontare la società post MeToo.
L'attore, rispondendo alle domande del magazine Radio Times, ha infatti spiegato perché pensa sia sbagliato avere un atteggiamento passivo nella nuova realtà quotidiana.
L'opinione di Norton sulla situazione degli uomini
Playing Nice arriverà sugli schermi britannici di ITV il 5 gennaio e racconterà, in quattro puntate, la storia di due coppie che scoprono come i loro figli siano stati scambiati per errore poco dopo la nascita, ritrovandosi così alle prese con un terribile dilemma.
Basato sul romanzo scritto da JP Delaney e adattato da Grace Ofori-Attah, lo show è stato uno dei titoli più venduti da Studiocanal al MIPCOM ed è stato prodotto dalla Rabbit Track Pictures di Norton e Kitty Kaletsky, sostenuta da Banijay.
James Norton e Niamh Algar nel primo trailer della serie drammatica Playing Nice
James Norton ha spiegato: "Quello che mi ha interessato era la questione di ciò che vuol dire essere un uomo moderno, post me-Too, con il tentativo di riequilibrare i crimini patriarcali del passato". L'attore ha aggiunto: "Con molti uomini c'è la convinzione sbagliata che ciò che dovremmo fare sia fare posto, compiere un passo indietro e diventare quasi passivi". Il suo personaggio, Pete, si renderà conto di questo errore e deciderà negli episodi di affrontare Miles (James McArdle), che si è comportato da bullo e ha cercato di controllare gli altri: "Devi essere proattivo e, alle volte, aggressivo".
I recenti progetti di James
Norton, negli ultimi mesi, è stato più volte indicato come possibile erede di Daniel Craig nell'iconico ruolo di James Bond è stato protagonista di Joy, insieme a Thomasin McKenzie. Il film racconta la storia vera della ricerca che ha portato alla nascita della prima bambina concepita grazie alla fecondazione assistita, Louise Joy Brown.