Una sfida che incombeva su Natalie Portman, mentre si preparava ad interpretare Jacqueline Kennedy in Jackie, era quella di riuscire a ricreare il dialetto altamente distintivo della first lady, la sua impeccabile dizione e la sua voce sussurrata. Il regista rimase terrorizzato dal risultato finale, ottenuto grazie al lavoro sulla voce svolto dall'attrice.
"Jacqueline aveva una voce così straordinaria", rifletté la Portman durante un'intervista. "Era davvero di un'altra epoca. Aveva una sorta di modo di presentarsi da scolaretta, molto pudica, sbatteva le ciglia e parlava con voce ansante. Il suo accento era elegante, mescolato con un lessico di New York e anche un po' di sonorità inglesi."
"Il suo dialetto era una combinazione insolita di suoni completamente unici, propri solo ed esclusivamente del suo modo di esprimersi. La prima volta che ho tentato di ricreare il suo modo di parlare sul set, ho terrorizzato a morte (il regista) Pablo Larraín", ha ricordato Portman.
Jackie, presentato in concorso alla 73ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, ha vinto il premio per la migliore sceneggiatura e ha ricevuto tre candidature ai Premi Oscar nella categoria Miglior colonna sonora, Migliori costumi e Miglior attrice protagonista a Natalie Portman.