Io sono ancora qui, il toccante dramma di Walter Salles, si è aggiudicato l'Oscar per il miglior film internazionale, stabilendo un nuovo record per il Brasile.
Il film ha battuto una concorrenza davvero agguerrita composta da Emilia Pérez (Francia), Il seme del fico sacro (Germania), The Girl With the Needle (Danimarca) e Flow - Un mondo da salvare (Lettonia).
Il discorso di Walter Salles agli Oscar 2025
"Questo premio va ad una donna che, dopo una perdita subita sotto un regime autoritario" ha spiegato Salles "ha deciso di non piegarsi. E di resistere. Quindi, questo premio va a lei e alle due donne straordinarie che le hanno dato vita sullo schermo, Fernanda Torres e Fernanda Montenegro".

Si tratta della quinta candidatura agli Oscar ottenuta dal Brasile nella categoria del miglior film internazionale, dal 1962 in poi. L'ultima era Central Station, candidato nel 1998, diretto proprio da Salles.
La storia di Io sono ancora qui di Walter Salles
Io sono ancora qui racconta la storia vera della lunga ricerca di giustizia di Eunice Paiva, dopo la scomparsa del marito durante la dittatura militare in Brasile. Nelle ultime settimane, il film ha guadagnato sempre più slancio, raggiungendo la statuetta più ambita.
L'Oscar per Io sono ancora qui è il primo nella carriera di Walter Salles, dopo la candidatura per Central Station del 1998. Io non sono qui era candidato a tre premi Oscar.
Oltre alla categoria per il miglior film internazionale è stato era stato incluso anche nella categoria miglior film e miglior attrice protagonista per Fernanda Torres.