Dopo aver inizialmente accettato di collaborare con la produzione di Independence Day, l'esercito americano fece dietrofront. Stando al produttore e co-sceneggiatore Dean Devlin, infatti, le forze armate avevano previsto di offrire lo stesso sostegno che sono solite proporre ad altri film in cui l'esercito appare in un ruolo importante, con l'uso di basi militari per le riprese e la possibilità di consulenze per gli attori. Perché cambiarono idea? Perché leggendo la sceneggiatura scoprirono che nel film si sarebbe anche parlato della famigerata Area 51, argomento tabù per le alte sfere del governo USA.
Un dettaglio curioso della lavorazione di Independence Day, film che consacrò Roland Emmerich come regista di film ad alto contenuto spettacolare e re del disaster movie contemporaneo, nel bene e nel male (come ha spiegato nel 2019, fu costretto ad applicare una struttura simile al copione di The Day After Tomorrow - L'alba del giorno dopo per ottenere i finanziamenti, dato che nessuno voleva produrre un film "normale" sugli effetti del cambiamento climatico). Completato in tempo record - il weekend del 4 luglio come data d'uscita fu un'imposizione di Emmerich e Devlin durante le trattative con gli studios, per far sì che il film uscisse di Mars Attacks! - e apprezzato dal pubblico, il lungometraggio è stato il più grande successo commerciale del 1996. La critica fu un po' meno entusiasta, al punto che Emmerich si "vendicò" inserendo in Godzilla due personaggi incompetenti che erano evidenti parodie di Gene Siskel e Roger Ebert (i due reagirono commentando che come minimo si aspettavano di essere divorati da Godzilla).
Independence Day: 10 cose che (forse) non sapete sul film di Roland Emmerich
Nel 2016 Emmerich ha firmato il secondo capitolo, Independence Day: Rigenerazione, che però non è andato benissimo, mettendo in dubbio la possibile realizzazione del terzo episodio (dove i protagonisti umani si recherebbero sul pianeta natale degli alieni). Intervistato di recente al riguardo, Emmerich ha dichiarato di non saperne molto dopo che la Disney ha acquistato la 20th Century Fox.