Il Trono di Spade potrebbe avere nuovi spinoff dopo il già annunciato House of the Dragon di cui si sta iniziando a delineare il cast e il team al lavoro dietro le quinte.
Casey Bloys, responsabile dei contenuti di HBO, ha infatti condiviso un piccolo aggiornamento riguardante i progetti tratti dalle opere di George R.R. Martin.
Bloys, in un'intervista rilasciata a Variety, ha dichiarato parlando della saga legata a Il trono di spade: "Abbiamo a disposizione una risorsa grandiosa e un mondo fantastico. Quindi non penso sarà un solo show per il resto della sua vita".
Il responsabile dell'emittente ha poi parlato della possibilità che House of the Dragon debutti su HBO Max prima che sugli schermi della tv via cavo che ha portato al successo Il Trono di spade: "Si tratta di uno show della HBO. Questo significa che nel 2022 potrebbe esserci un qualche tipo di anticipazione o qualcosa di simile? Voglio dire, chi lo sa? Come ho detto in precedenza, stavamo parlando di Euphoria che ha debuttato in anteprima su Max nel weekend precedente alla sua première lineare. Il 2022 sembra così distante e lontano, quindi vedremo. Dovremo capire come si evolverà la situazione. Prima bisogna girare la serie".
Nella serie House of the Dragon - progetto ideato dallo scrittore George R.R. Martin in collaborazione con Ryan Condal e Miguel Sapochnik - l'attore Paddy Considine sarà Re Viserys Targaryen, che sale al trono dopo Jaehaerys Targaryen venendo scelto dai signori di Westeros durante il Concilio di Harrenhal. Olivia Cooke avrà la parte di Alicent Hightower, Emma D'Arcy interpreterà la principessa Rhaenyra Targaryen, mentre Matt Smith avrà in House of the Dragon la parte del principe Daemon Targaryen.
Il nuovo show televisivo, che dovrebbe debuttare nel 2022, è tratto dal libro Fire & Blood che racconta tra le pagine la storia della famiglia Targaryen, dando spazio ad eventi ambientati ben 300 anni prima rispetto a quanto mostrato in Il trono di spade.
Lo showrunner di House of the Dragon sarà Ryan Condal (Colony) in collaborazione con il regista Miguel Sapochnik, impegnato anche dietro la macchina da presa di alcuni dei dieci episodi.