Pierfrancesco Favino, per interpretare il ruolo di Tommaso Buscetta ne Il Traditore, ha deciso di sottoporsi ad una trasformazione fisica piuttosto radicale; durante un'intervista rilasciata poco dopo l'uscita della pellicola nelle sale cinematografiche l'attore si è detto felice della sua scelta che, secondo lui, si è rivelata essenziale al fine di entrare nel personaggio.
"Sono partito da un'evidenza, tutto ciò che noi sappiamo di Buscetta è quello che voleva noi sapessimo di lui. È come se si fosse creato un'immagine di se stesso" ha spiegato l'attore. "Ho messo su otto-nove chili perché quel fisico lì rimanda subito al concetto di ruralità della mafia, nel film emerge questo gruppo di imprenditori agricoli che anche in alcuni dettagli fisici vengono svelati."
Favino è anche sceso nel dettaglio, spiegando il motivo principale per cui ha deciso di prendere peso preparandosi per il ruolo: "Un certo tipo di presenza fisica mi serviva a livello di respiro: quando ingrassi ti cambia il modo di respirare e se ti cambia il modo di respirare cambia il modo in cui guardi gli altri. E anche gli altri ti guardano diversamente".
In un'altra intervista, pubblicata da Vanity Fair, Pierfrancesco Favino ha nuovamente parlato de Il traditore descrivendo l'ansia che ha provato dopo il suo primo incontro con il regista della pellicola: "Sapevo che il provino non era andato come volevo. E il fatto che non mi telefonasse nessuno era tutto tranne che un buon segno. Ero consapevole che avrei potuto giocarmela meglio e sono ricorso a una mossa a cui non mi ero mai appellato nella vita. Non volevo dirmi 'non hai fatto tutto quello che potevi per raggiungere il tuo obiettivo'. Quindi ho chiesto al regista di darmi un'altra possibilità, l'ho incontrato e gli ho detto 'Vorrei convincerti che posso interpretare questo ruolo'. Mi ha dato un'altra occasione".