Il ponte delle spie: Tom Hanks spiega perché ha amato il progetto

L'attore racconta come abbia in comune la passione per la storia con il regista Steven Spielberg e rivela cosa l'ha attirato del nuovo lungometraggio ambientato durante la Guerra Fredda.

Tom Hanks e Steven Spielberg sono amici e collaboratori fin dagli anni Ottanta. Il loro progetto più recente è il film Il ponte delle spie, ma le due star di Hollywood hanno spiegato come in passato non sia stato sempre facile trovare dei film a cui lavorare insieme.
L'attore ha poi ricordato che vivevano nella stessa area della città e avevano figli più o meno della stessa età, oltre ad avere in comune la passione per i saggi storici, le biografie e i documentari.

Spielberg ha quindi spiegato come si sono sviluppate le loro collaborazioni: "E' divertente perché un paio di volte è stata una mia idea o un'idea di Tom. Una volta che Tom ha letto la prima bozza di una sceneggiatura o l'ho fatto io ci chiamavamo a vicenda al telefono nello stesso momento - questo è quanto accaduto con Salvate il soldato Ryan. Quella è stata la volta in cui lui ha ingaggiato me e io ho ingaggiato lui".

La storia alla base del film Il ponte delle spie ha colpito subito Tom: "Due anni fa non sapevo nulla di questa storia. Era semplicemente una pagina di storia che ritenevo così coinvolgente: un uomo rimasto fermo nei suoi principi e che ha sfidato tutti quelli che odiavano la sua famiglia a causa di quello che riteneva si dovesse fare: una protezione equa per tutti secondo quanto dice la legge, anche per una spia russa sotto processo. Quella per me era la ragione giusta per raccontare questa storia".
Hanks ha colto l'occasione al volo: "Non sapevo nulla di James Donovan. Quando incontri questo uomo che è un avvocato terribilmente bravo che finisce per essere parte di questi sei giorni decisivi per la storia...sono un attore egoista. Coglierò al volo quell'opportunità!".