Il Leone d'Oro ruggisce per Tim Burton

Il regista riceverà il premio alla carriera nell'ambito della prossima Mostra del Cinema di Venezia.

Dopo la magia di Hayao Miyazaki e il genio visionario di David Lynch, è la volta di Tim Burton. Il regista californiano sarà chiamato, infatti, a ricevere uno dei più prestigiosi riconoscimenti cinematografici, il Leone d'Oro alla carriera, alla 64. Mostra del Cinema di Venezia che si terrà dal 29 agosto all'8 settembre prossimi. E' un entusiasta Marco Muller a spiegare i motivi della sua scelta sottolineando che Burton "è un genio del cinema, il figlio più fantasioso della nuova età dell'arte. Possiede un talento unico nell'impregnare di profondità emotiva le storie che racconta" e inoltre sa essere "più insolentemente pop della maggior parte dei nuovi registi di oggi, e meno desideroso di approvazione della maggior parte dei vecchi maestri, non c'è regista americano di successo che possegga un senso del cinema più spietato ed estremo del suo."

Il premio, che sarà consegnato al regista mercoledì 5 settembre, nel corso di uno speciale "Tim Burton Day" (con una serie di eventi a sorpresa) nella Sala Grande del Palazzo del Cinema, giunge a coronare un legame tra la mostra lagunare e il folletto di Burbank che si era già consolidato negli anni con la duplice presentazione in anteprima mondiale (nel 1994 e nel 2006) dei due capolavori dell'animazione realizzati da Burton: Nightmare Before Christmas e La sposa cadavere.

Sempre anticonformista e coraggioso nelle sue scelte, il direttore Muller non ha nascosto neppure stavolta la sua passione per il cinema postmoderno, per l'animazione e per l'essenza più fantasmagorica e rivoluzionaria della settima arte puntando su Burton. Il regista, che ha all'attivo 12 lungometraggi, è attualmente impegnato sul set londinese del suo nuovo progetto, Sweeney Todd, musical anticonformista che strizza l'occhio all'horror, insieme al suo attore feticcio Johnny Depp, alla compagna Helena Bonham Carter e alla rivelazione Sacha Baron Cohen.