Il panel di I segreti di Twin Peaks che si è svolto al Comic-Con non ha rivelato grandi sorprese ma qualche interessante curiosità. A moderare l'incontro è stato Damon Lindelof che ha voluto rendere omaggio alla serie di David Lynch (che ha inviato un bizzarro video di saluti ai presenti a San Diego che comprendeva riferimenti a O.J. Simpson e molte situazioni surreali), la cui visione è stata essenziale per la sua carriera: "Ero uno dei ragazzi meno popolari e più strani. Poi l'8 aprile la mia vita è cambiata per sempre con quel cadavere e le parole 'E' stata ritrovata morta avvolta nella plastica'. Non ero più da solo. Facevo parte di Twin Peaks. Senza la serie non ci sarebbero I Soprano, X-Files, True Detective, Fargo, Lost... Devo tutta la mia carriera a questo show".
Kyle MacLachlan ha svelato che quando Lynch gli ha chiesto di tornare nel mondo della serie ha risposto: "David, non l'ho mai lasciato".
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— Tania Gonzalez (@TaniaGlezAZ) July 21, 2017
Naomi Watts, che ha forse rivelato che in futuro il suo personaggio apparirà mentre indossa un costume da coniglietta, ha spiegato che ha incontrato Lynch con Laura Dern per cercare di convincerlo a recitare nel ritorno dello show e successivamente il filmmaker l'ha richiamata per farle leggere il materiale del personaggio che voleva affidarle.
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Matthew Lillard, che non ha ancora visto lo show originale, ha raccontato: "Quando non sei un fan di Lynch e arrivi per la prima volta a fare l'audizione è un po' strano. Quando leggi un suo script non sai cosa sta accadendo. Ho avuto la scena nel nono episodio ed ero intimidito perché si trattava del materiale più pauroso che io abbia mai letto come attore. A metà della sequenza il personaggio scoppia a piangere".
MacLachlan ha poi spiegato di aver lavorato a stretto contatto con Lynch per creare la versione malvagia del personaggio e Dougie Jones, personaggio che secondo il cast non è poi così surreale perché nella provincia americana è possibile passare inosservati e rimanere quasi muti.
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Kyle ha infine lodato il lavoro di Lynch: "La sua fede in quello che fa, nella sua visione e nel suo punto di vista è talmente profondo e focalizzato che mi ispira moltissimo. Segue nella sua mente il proprio sogno e trovo sia una fonte di ispirazione nella mia vita, l'idea di cercare di seguire quello in cui crede. David esprime poi un grande apprezzamento per il lavoro degli altri e ci riesce sempre. Vai a casa al termine di una giornata di lavoro e ti senti bene per quello che hai fatto e in generale perché hai vissuto quell'esperienza".