La leggenda di Rocky Balboa torna sul grande schermo, ma questa volta senza guantoni né ring: con I Play Rocky, Peter Farrelly racconta la storia vera - e incredibile - di come un attore sconosciuto trasformò la propria ostinazione in un successo da Oscar.
L'uomo che osò diventare Rocky
Il regista Peter Farrelly, due volte premio Oscar per Green Book, è tornato dietro la macchina da presa per dirigere I Play Rocky, film che ripercorre la genesi del cult del 1976. Non si tratta però di un semplice biopic su Sylvester Stallone, ma del racconto di una sfida quasi mitologica: quella di un uomo che, pur con un volto parzialmente paralizzato e una difficoltà nel parlare, rifiutò un assegno a sei zeri pur di interpretare il ruolo che aveva scritto di suo pugno.
A incarnare il giovane Stallone è Anthony Ippolito, già noto per aver interpretato Al Pacino nella serie The Offer di Paramount+. Un casting che ha sorpreso tutti per la somiglianza impressionante con l'attore originale.
"Sembra davvero la sua copia", hanno commentato i primi spettatori delle immagini trapelate dal set, che mostrano Ippolito in jeans, giubbotto di pelle e sguardo determinato: un ritratto fedele del sogno americano che rifiuta di farsi comprare.
Il film racconterà di un attore squattrinato che, di fronte all'offerta milionaria di uno studio disposto ad acquistare il copione di Rocky, rifiuta di cedere la propria creatura se non potrà anche interpretarla. Una scelta che, nella realtà, cambiò la storia del cinema e portò a dieci nomination agli Oscar e alla vittoria come Miglior film nel 1976.
Il ritorno di Peter Farrelly tra sogni e secondi round
Dopo la commedia Ricky Stanicky e il più discusso The Greatest Beer Run Ever, Peter Farrelly torna a cimentarsi con un racconto di tenacia e riscatto, questa volta ambientato nel cuore dell'industria cinematografica degli anni Settanta. Lo script, firmato da Peter Gamble, segue una linea narrativa che mescola umanità, fallimento e un pizzico di follia: la stessa formula che rese Green Book un trionfo.
Il cast si completa con AnnaSophia Robbnel ruolo di Sasha Czack, la prima moglie di Stallone, Matt Dillon nei panni di Frank Stallone Sr., Stephan James come Carl Weathers, PJ Byrne nel ruolo del produttore Irwin Winkler e Jay Duplass come John Avildsen, regista del Rocky originale.
Curiosamente, nei materiali ufficiali non compare il nome di Stallone, un dettaglio che fa pensare a questioni di diritti non ancora risolte. L'attore, tuttavia, non ha criticato apertamente il progetto, preferendo riservarsi di giudicare il film finito. Un silenzio che, conoscendo la sua carriera, potrebbe nascondere curiosità più che diffidenza.
Con I Play Rocky, Farrelly sembra voler celebrare non solo la nascita di un'icona, ma anche il potere dell'ambizione che si oppone all'impossibile. Un film che promette di raccontare il sogno americano nella sua forma più pura: non quella dei grattacieli o dei milioni, ma quella di un uomo che si rifiutò di arrendersi prima ancora di combattere.