Il primo giorno di sciopero degli sceneggiatori ha già causato i primi intoppi nella produzione televisiva americana e talk show come The Tonight Show, Ellen e The Daily Show[/PEOPLE] sono stati interrotti, mentre alcuni studios hanno già sospeso il pagamento di alcuni autori che non si sono presentati al proprio posto di lavoro.
Ancora non si è trovato un accordo, anche se alcune richieste che rappresentavano un problema, come i diritti sui proventi derivanti dalla vendita dei DVD, sono state ritirate.
Non sono mancate le prime reazioni anche da parte delle star della televisione, con Jay Leno che ha portato ciambelle a una ventina di manifestanti davanti ai cancelli della NBC a Burbank e Marg Helgenberger, protagonista di CSI: Crime Scene Investigation, che si è unita a sessanta scrittori che manifestavano fuori gli Universal Studios.
Nel seguire l'andamento dello sciopero, cercheremo di giorno in giorno di darvi le ultime notizie e descrivervi come e quanto l'agitazione potrà avere conseguenze per le serie più amate anche qui in Italia.
La produzione di Heroes, per esempio, ha già annunciato di aver previsto un doppio finale per l'episodio del 3 Dicembre prossimo ed è pronta a mandare in onda quello alternativo che chiude con anticipo la seconda stagione nel caso lo sciopero dovesse prolungarsi, pregiudicando le riprese degli episodi successivi.
Carlton Cuse, produttore di Lost, invece, ha confermato che i primi otto episodi della quarta stagione, il cui avvio è previsto per il 6 Febbraio 2008, sono già pronti e sono strutturati in modo da presentare gli eventi che dovrebbero essere sviluppati nella seconda parte della stagione. L'ottavo episodio termina con un cliffhanger e, se lo sciopero dovesse prolungarsi, i fan sarebbero costretti a restare per mesi senza conoscere lo sviluppo successivo. "Sarà come comprare un libro di Harry Potter," ammette Cuse, "leggerne metà e poi essere costretti a metterlo via per mesi."