Harvey Weinstein fotografato senza deambulatore: solo una mossa per il processo?

Harvey Weinstein si era presentato in tribunale con un deambulatore, ma, a distanza di poche ore, è stato fotografato senza alcun supporto, facendo nascere il dubbio che sia stata solo una mossa degli avvocati.

Si è tornati a parlare molto di Harvey Weinstein e, nelle ultime ore, anche del deambulatore con cui si è presentato in tribunale mercoledì 11 dicembre, dove la sua cauzione è stata raddoppiata per via di 57 violazioni all'obbligo di arresti domiciliari.

La notizia data dal New York Times circa il patteggiamento di Harvey Weinstein in sede civile, con tanto di rimborso di 25 milioni di dollari pattuito con alcune delle accusatrici, ha poi nuovamente ingigantito la polemica intorno all'ex produttore, con proteste arrivate da ogni parte del mondo, compresa l'ascella di Emily Ratajkowski, tatuata per l'occasione contro il mostro di Hollywood.
Il polverone però, a distanza di poche ore, si è nuovamente spostato direttamente su Weinstein per via ancora una volta di quel deambulatore che è stato presentato come oggetto ormai indispensabile a Weinstein per fare qualunque movimento. Peccato che Page Six abbia pubblicato delle foto, scattate in un centro commerciale solo il giorno prima della nuova udienza, in cui l'ex produttore appare scattante anche senza supporto per camminare insieme ad alcuni familiari.

Così il dubbio ha cominciato a prendere sempre più forma: che il deambulatore sia stato usato in tribunale per "intenerire" la corte e l'opinione pubblica? Il suo avvocato Arthur Aidala, infatti, non solo ha attribuito la colpa delle 57 violazioni ai domicialiari a un malfunzionamento della cavigliera elettronica, ma ci ha tenuto a rimarcare che Weinstein si sarebbe dovuto sottoporre a un intervento chirurgico alla schiena proprio nel giorno successivo alla comparizione in tribunale (dunque ieri, 12 dicembre) ma che avrebbe assicurato senza alcun dubbio la propria presenza al processo di gennaio perchè: "nessuno al mondo più di lui vuole che arrivi il 6 gennaio per vedere il proprio nome non più infangato e perchè tutto il mondo sappia".
Un'altra avvocatessa del suo staff, la contestatissima Donna Rotunno, ha aperto un varco sulla questione deambulatore, affermando che sono stati i suoi avvocati a insistere, ma che Weinstein stesso si sarebbe in un primo momento opposto a mostrarlo davanti ai giudici.
Sia come sia, alcuni testimoni hanno riferito di qualche risata sfuggita nell'aula di tribunale alle affermazioni dell'avvocato Aidala, e l'opinione pubblica americana si chiede già, dopo il servizio pubblicato da Page Six, se Harvey Weinstein in versione "deambulatore" non soffra poi della stessa sindrome debilitante che ha colpito per esempio Bill Cosby, sempre accompagnato dal bastone in tribunale.