Perfino un franchise multimilionario e amato dai fan di ogni parte del mondo come Harry Potter ha avuto le sue gatte da pelare. I produttori hanno dovuto affrontare le lamentele delle star Emma Watson e Daniel Radcliffe, insoddisfatte dei dialoghi riservati ai loro personaggi, Hermione e Harry.
Harry Potter ha lanciato le carriere dei giovanissimi protagonisti Emma Watson, Daniel Radcliffe e Rupert Grint, che hanno cercato di essere il più fedeli possibile ai personaggi dei romanzi di J.K Rowling che sono stati chiamati a interpretare sullo schermo. Non sempre, però, i copioni che gli sono stati consegnati soddisfacevano le loro aspettative.
In una precedente intervista firmata da Rebecca Murray, Emma Watson ha rivelato di essere un'avida lettrice dei romanzi e che sarebbe stata orgogliosa di interpretare alla perfezione il ruolo di Hermione Granger. Così sul set si assicurava di leggere attentamente la sceneggiatura, e quando questa ha iniziato a deviare dalla natura del personaggio, lei e i suoi colleghi hanno riscritto i loro dialoghi:
Emma Watson confonde i fan con un abito che sembra "fluttuare nell'aria" (FOTO)
"Alla fine Daniel, Rupert e io riscrivevamo i nostri dialoghi solo perché leggevo una battuta e subito esclamavo 'Hermione non direbbe questo!' Avendola interpretata per 10 anni, lo sceneggiatore Steve Kloves e il regista David Yates si sono fidati di me e mi hanno dato la libertà di farlo. Non credo che avrò mai più questa possibilità, quindi è stato bello".
Emma Watson ha infuso in Hermione un bel po' di sé
Naturalmente Emma Watson non ha dato a Hermione solo alcune battute, ma le ha infuso un bel po' della sua personalità, soprattutto negli ultimi film del franchise. Il regista David Yates ha incoraggiato l'attrice ad abbandonare la sua idea del personaggio di Hermione e a recitare con il cuore. Il risultato finale è stato una Hermione un po' più simile alla vera Emma Watson.
A lungo andare però il mondo della recitazione ha cominciato a stare stretto a Emma Watson, che ha ammesso di essersi sentita in gabbia e di aver scelto di allontanarsi anche se tale scelta potrebbe non essere definitiva.