Dopo le varie speculazioni dei giorni scorsi, Warner Bros. Discovery ha finalmente sganciato la bomba. Harry Potter diventerà una serie TV e lo farà adattando nella maniera più fedele possibile i sette libri della saga. Ha fatto però ampiamente discutere il coinvolgimento di JK Rowling, scrittrice e ideatrice del franchise, come produttrice esecutiva nel nuovo progetto.
La Rowling è finita anni fa negli occhi del ciclone per numerosi commenti contro la comunità transgender. Intervistato sull'argomento, Casey Bloys, boss di HBO, ha fornito una risposta alquanto diplomatica: "Non penso sia questo il posto giusto per parlarne. Si è detto di tutto in rete, è una situazione molto delicata e non ha senso parlarne adesso. Per noi conta soltanto ciò che verrà rappresentato sullo schermo e ovviamente la storia di Harry Potter è incredibilmente positiva e di supporto verso l'amore e l'auto accettazione".
Harry Potter, ecco perché la nuova serie potrebbe essere un'opportunità
Casey Bloys ha poi aggiunto: "Ovviamente la serie TV rappresenta una novità per noi, ma non lo è il mondo di Harry Potter. Siamo stati all'interno di questo franchise per 20 anni e ci siamo sentiti a nostro agio". Ogni stagione della serie sarà basata su uno dei libri del franchise e Warner Bros. Discovery ha intenzione di dar vita a una "serie decennale". Con un cast nuovo di zecca, che nulla avrà a che vedere con quello dei film.
Max produrrà lo show in collaborazione con Brontë Film e TV e Warner Bros. Television. La Rowling sarà produttrice esecutiva insieme a Neil Blair e Ruth Kenley-Letts. David Heyman, già produttore della saga, è attualmente in trattative per diventare produttore esecutivo della serie tv.