Guy Pearce su Memento: "La sceneggiatura del film sembrava scritta in arabo"

In una nuova intervista con GQ Magazine Guy Pearce racconta come, una volta terminate le riprese di Memento, ha iniziato a dubitare dei suoi stessi ricordi.

Guy Pearce e Christopher Nolan saranno per sempre accostati l'uno all'altro, questo perché l'attore è il volto di Memento, il film uscito nel 2000 che ha consacrato il regista agli occhi del grande pubblico. In una nuova video intervista di GQ Magazine, Pearce dà credito al suo agente per avergli inviato la sceneggiatura con una nota aggiunta per informarlo di come il copione stravolgesse tutte le comuni regole di fabula e intreccio.

L'attore spiega nell'intervista che ha percepito fin da subito una profonda connessione con il personaggio di Leonard Shelby: "Il fatto è che, anche se all'inizio la sceneggiatura mi sembrava scritta in arabo e avevo la sensazione che fosse molto confusa e senza una direzione precisa, ciò che mi è rimasto impresso fin da subito è stato il viaggio emotivo del personaggio." - dice Pearce - "Come attore è l'unica cosa a cui posso aggrapparmi per fare il mio lavoro. Le altre cose hanno cominciato ad acquisire significato soltanto quando ho cominciato a lavorare con Chris Nolan. Il problema è che non appena la storia è divenuta chiara nella mia mente, ho dovuto lasciarla andare trattando ogni scena come una cosa a sé stante perché non dovevo ricordare cosa era successo prima e ovviamente non avevo idea di quello che sarebbe accaduto dopo."

Memento: 5 ricordi di un film indimenticabile

Guy Pearce afferma nell'intervista che recitare in Memento ha scombussolato tutti i suoi ricordi passati: "Quel film ha messo in discussione la mia memoria," - afferma l'attore - "Guardavo una foto e pensavo ad un ricordo attorno ad essa e poi mi dicevo: 'Beh, in tutta onestà non so se quel ricordo è vero oppure no.' Mi ha fatto davvero mettere in discussione i miei ricordi, quindi grazie, Chris Nolan. "