Nonostante molti personaggi di Gomorra - La serie siano diventati celebri, non tutti sanno che alcuni di essi sono ispirati a figure realmente esistite. Ad esempio Ciro di Marzio, detto l'Immortale, sarebbe ispirato in parte alla figura di Gennaro Marino, conosciuto nell'ambiente come Genny 'o McKay, uno degli esponenti più importanti del clan degli Scissionisti di Secondigliano. Nella serie basata sul libro di Roberto Saviano, il personaggio - che ha dato vita anche al film spin off L'Immortale - è interpretato da Marco D'Amore.
Gennaro Marino è figlio di Crescenzo, il capostipite, ucciso il 2 gennaio del 2005. La famiglia Marino è soprannominata McKay per una vaga somiglianza di Crescenzo con Zeb Macahan, il protagonista della serie Alla conquista del West, trasmessa in Italia alla fine degli anni '70 su RAI 2. Gennaro, secondo le deposizioni di alcuni pentiti, ha avuto un ruolo chiave nella divisione dei separatisti con il clan Di Lauro. Stylo24 riporta la dichiarazione del collaboratore di giustizia Antonio Prestieri che riferisce che Genny era talmente influente da partecipare ad un incontro in cui si parlò dell'eliminazione del boss Paolo Di Lauro, che ha ispirato Pietro Savastano. "Nel 2003, nel mese di maggio o giugno, Genni Marino detto 'o Mekkey, prelevò mio cugino Antonio Prestieri, detto 'o Nano, e se lo portò dietro alle cosiddette Case Celesti, quartiere Secondigliano, sulle Quattro Vie, in una villetta di sua proprietà. Nella villetta già vi erano Arcangelo Abete, detto Angioletto, Massimiliano Mele, detto Pappagnella, ed altre persone che non ricordo. Dissero a mio cugino che volevano uccidere Paolo Di Lauro, detto Ciruzzo 'o milionario", raccontò Antonio Prestieri agli inquirenti.
Gomorra, ecco a chi è ispirato Salvatore Conte
Gennaro Marino attualmente è sottoposto al 41 bis nel carcere di Cuneo, dopo aver taciuto per anni, ha deciso di parlare con i giudici accollandosi il duplice omicidio di Fulvio Montanino e Claudio Salierno, avvenuto il 28 ottobre 2004, che diede il via alla faida di Scampia. Interrogato in video conferenza dal Presidente ella Corte di Assise di Napoli disse: "Mi assumo le mie responsabilità degli addebiti che mi vengono contestati. Sono spiacente per questo dal profondo del cuore. Purtroppo non mi resta che chiedere scusa alle famiglie delle vittime". Dopo aver dichiarato di non essere il mandante dell'omicidio dei perenti di un pentito disse: "Purtroppo ero un'altra persona, oggi sono un'altra persona. Non lo rifarei. Grazie, presidente".
Gomorra e la scena della pipì nel bicchiere: "Ecco come l'abbiamo girata"
Il fratello di Gennaro, Gaetano Marino, fu ucciso sul lungomare di Terracina il 23 agosto del 2012 davanti al lido balneare Serenella (Una sequenza che è stata ripresa nella seconda stagione di Gomorra - la serie) Il 9 settembre fu ucciso Raffaele Abete, secondo gli inquirenti come atto di ritorsione per l'omicidio di Terracina. Qualche giorno dopo Gennaro Marino dal carcere inviò un telegramma ad Arcangelo Abete - fratello di Raffaele - dove gli dava le sue condoglianze, precisando che aveva subito lo stesso lutto. Gli inquirenti si chiesero se il telegramma fosse una richiesta di tregua o una conferma che il secondo omicidio era una risposta al primo.
Una curiosità, nella settima puntata della seconda stagione di Gomorra compare in una piccola scena un bambino di dieci anni circa, si chiama Nicola ed è il nipote di Gennaro Marino, il figlio di Gaetano. La notizia fu riportata da Fanpage e Dagospia. Gaetano era sposato con Tina Rispoli, che nei primi mesi del 2019 ha sposato il cantante neomelodico Tony Colombo con una cerimonia che suscitato moltissime polemiche.
Non è l'unico caso legato alla presenza della famiglia Marino in televisione, come ha spiegato Roberto Saviano dalle pagine di Repubblica. Lo scrittore in un articolo raccontò che Mary Marino - dodici anni - il 29 dicembre del 2010 venne invitata a chiudere la trasmissione di capodanno "Canzoni e Sfide" condotta da Lorena Bianchetti. Saviano dalle colonne del quotidiano denunciò che la conduttrice del programma alla fine della canzone accompagnò la figlia a "dare un bacino a papà", il boss Gaetano Marino che sedeva in prima fila in un programma RAI.
Nel caso di Ciro di Marzio, L'immortale di Gomorra, le somiglianze con Gennaro Marino sono legate più ad alcuni aspetti comune delle vicissitudini criminali raccontate dalla serie: Ciro di Marzio appare fisicamente diverso da Genny McKay.