Gomorra: è polemica tra Squitieri e Procacci

Per il regista napoletano il film di Garrone - che è tra i favoriti per la Palma d'Oro - è 'allucinante e senza senso' e 'la camorra è un contropotere con cui bisogna venire a patti'. Pronta la replica del produttore Domenico Procacci, che ha definito le affermazioni di Squitieri 'ignobili'.

Prevedibilmente l'uscita nelle sale di un film tratto da un libro discusso e controverso come Gomorra, ha sollevato un mare di discussioni: ma se dai media stranieri il film di Matteo Garrone è stato applaudito e si ritiene addirittura che possa vincere la Palma d'Oro al Festival di Cannes, in Italia c'è chi ha contestato la pellicola con toni molto aspri. Uno di questi è il regista Pasquale Squitieri, che nei giorni scorsi è stato chiamato da Gianni Alemanno a rappresentare il Comune di Roma nell'ambito della Fondazione Cinema: intervistato dal quotidiano La Stampa, Squitieri ha definito Gomorra "Un film allucinante e senza senso: solo omicidi e nessun tentativo di vedere cosa c'è dietro. Dopo aver visto i film di Quentin Tarantino, di tutta questa violenza ne avevamo già avuto abbastanza. Per quanto riguarda la presentazione del film a Cannes, Squitieri ritiene allucinante anche "Il fatto che Roberto Saviano si sia presentato sul tappeto rosso con le guardie del corpo: la sua è stata una buffonata da attore di quarta categoria e d'altra parte si sa che quando la camorra vuole uccidere qualcuno non c'è scorta che tenga. E poi se davvero fosse in pericolo, recandosi in posti pubblici, metterebbe a repentaglio la sicurezza di tutti. Quello che lo scrittore non ha capito è che la camorra è un contropotere con il quale bisogna venire a patti, perchè si alimenta con i soldi di tutti i cittadini".

Alle pesanti affermazioni di Squitieri è arrivata la replica del produttore Domenico Procacci, che tramite un comunicato ufficiale ha ribadito che "Squitieri è liberissimo di esprimere il suo parere riguardo a Gomorra e a qualsiasi altra pellicola. Difficilmente mi trovo d'accordo con lui ed è ovvio che non lo sia in questo caso. Mi sorprende quello che ha detto a proposito del red carpet che Saviano avrebbe calcato a Cannes, soprattutto perché quasi tutti i giornali hanno evidenziato che lo scrittore non ha sfilato sul tappeto rosso, così come ha evitato qualsiasi situazione mondana. Mi colpisce ancor di più quello che questa affermazione intende, ovvero la voglia di Saviano di apparire e sfilare tra le star, di godersela in una situazione personale che, dice poi esplicitamente Squitieri, in realtà di pericoloso non ha nulla. Non avendo letto i giornali a proposito del mancato red carpet, forse Squitieri non li ha letti neanche a proposito dell'omicidio di Domenico Noviello, ucciso dalla camorra per dichiarazioni fatte più di otto anni fa. In ogni caso, al di là di quelle che possono essere distrazioni e conoscendo come vive Saviano da ormai oltre due anni, considero queste affermazioni di Squitieri ignobili".