Gomorra 4: "Quando Michelangelo uccide Nicola avevo le lacrime agli occhi"

Luciano Giugliano, uno dei protagonisti di Gomorra 4 e interprete di Michelangelo, ha raccontato le emozioni provate durante le riprese e a chi si è ispirato per il suo personaggio.

Michelangelo è uno dei nuovi volti di Gomorra 4: il personaggio è interpretato da Luciano Giugliano che ha raccontato di essersi commosso fino alle lacrime durante alcune riprese, come quella della morte di Nicola, il giovane braccio destro di Patrizia. L'attore ai microfoni di Dailynews24 ha rivelato chi gli ha suggerito di prendere spunto da Mickey Corleone de Il padrino.

Luciano Giugliano ha provato a entrare nel cast di Gomorra - La Serie già dalla seconda stagione, come ha raccontato nell'intervista a Dailynews24: "Dopo anni di provini. Li ho fatti per la seconda stagione di Gomorra, ma senza successo. Poi, ai provini per la terza, mi proposero un piccolo ruolo di poche pose, ma rifiutai". Luciano spiega così il motivo del suo rifiuto: "Ho sempre pensato che Gomorra potesse essere il mio trampolino di lancio, ma non con un piccolo ruolo. Ho aspettato il momento giusto e la mia pazienza, per fortuna, è stata ripagata con questo fantastico personaggio che è Mickey Levante".

L'attore nato a Sarno nel 1985 ha partecipato a diverse fiction televisive tra cui Un posto al sole, La Squadra, L'Ultimo rigore 2 e parlando del suo personaggio ha detto: " Mickey Levante è il figlio secondogenito di una famiglia di camorristi, ha studiato a Bologna, dove ha vissuto per vari anni. E poi è un romantico. Sotto quello sguardo ambiguo da doppiogiochista, Mickey nasconde, in realtà, un sogno: una vita tranquilla con Patrizia e Bianca lontani da tutto quello schifo".

Luciano Giugliano ha detto che Marco D'Amore, interprete di Ciro e regista di alcuni episodi di Gomorra 4, gli ha suggerito d'ispirarsi a Mickey Corleone de Il padrino "anche se la famiglia Levante prende spunto dal Clan dei Nuvoletta e, per certi aspetti, da quella dei Polverino". Marco gli ha consigliato di tener presente il boss de Il Padrino per alcuni parallelismi: "Sono entrambi figli prediletti, che prima studiano per allontanarsi dall'ambiente d'origine, ma che poi finiscono per esserne risucchiati. Un onore per me avere un così alto punto di riferimento".

L'attore racconta di aver vissuto delle forte emozioni durante le riprese della serie, ma due lo hanno coinvolto e commosso fino alle lacrime: "Le scene che in assoluto mi hanno fatto provare le emozioni più forti sono state quella dell'uccisione di Nicola, in puntata sei, e l'addio alla mia famiglia, in puntata 12. Ricordo che in entrambe le scene, alla fine di ogni ciak, avevo le lacrime agli occhi".