Il film Gli sdraiati, diretto da Francesca Archibugi, è arrivato nelle sale italiane giovedì 23 novembre e ha portato sul grande schermo la storia ispirata all'omonimo libro scritto da Michele Serra.
Al centro della storia ci sono un padre, interpretato dall'attore Claudio Bisio, e suo figlio, ruolo affidato all'esordiente Gaddo Bacchini, alle prese con incomunicabilità e incomprensioni generazionali.
A Roma, in occasione della distribuzione nei cinema del lungometraggio, è stato installato un vero e propri muro che ha permesso ai giovani di scrivere quello che non riuscivano a dire ai propri genitori, mentre dall'altro erano gli adulti a condividere segreti e confessioni.
Ecco il video dell'iniziativa:
La sinossi del film:
Dopo la separazione, anni fa, Giorgio Selva ha ottenuto l'affido condiviso e si occupa per metà tempo del figlio Tito, di diciassette anni. E' un uomo realizzato, avrebbe una vita appagante, ma insieme all'adolescenza di Tito è scoppiata una guerra quotidiana. Tito ha una banda di amici, tutti maschi, troppo lunghi, troppo grassi, troppo magri, spaccano rovesciano inzaccherano mentono fuggono puzzano. Stanno sempre appiccicati, da scuola al divano, dal divano a scuola, fino a che non irrompe Alice. La nuova compagna di classe, occhi azzurri e torvi, parla poco, non sorride mai. Tito si innamora. Ad un colloquio dei professori Giorgio scopre con ansia che Alice è la figlia di Rosalba, una donna che era stata a casa loro diciassette anni prima. Era un po' domestica, assistente, factotum; poi Rosalba sparì di botto e nessuno ne seppe più nulla. Adesso è riapparsa come madre di Alice, quasi minacciosa, parla di soldi, non si capisce cosa voglia. Fra Alice e Tito si instaura un legame vero, esclusivo, la prima intimità psichica e fisica. Giorgio attraversa le sue giornate abitato da fantasmi, sensi di colpa, ma il destino ha scarti imprevedibili, sembra che stia lì a insegnare a padre e figlio come scambiarsi la fatica di diventare adulti e la fatica di invecchiare.