Da giorni circolavano una serie di voci su un ricovero in ospedale di Giorgio Armani. Ebbene, al termine di un suo show, lo stilista è intervenuto a questo proposito e ha raccontato di essersi fratturato l'omero a causa di una caduta in una sala cinematografica.
Come riportato da Il Corriere della Sera, Giorgio Armani ha dichiarato di essere stato ricoverato in ospedale per due settimane a causa di una brutta frattura alla spalla e della successiva operazione chirurgica. Al termine di un suo show a Palazzo Orsini, lo stilista ha confessato: "Circolano voci relative al mio ricovero in ospedale. Ebbene sì, sono vere. Sono stato ricoverato per quindici giorni, più quelli trascorsi a casa. Ho avuto un incidente e sono stato operato. Circa un mese fa, alla riapertura dei cinema, sono andato a vedere un film. Ma, uscendo, ho incontrato sulla scala due buzzurri, uno voleva farsi notare e l'altro vendermi dei libri. Erano seduti, io sono passato, non ho trovato il gradino e sono caduto di faccia. Questo è il risultato".
Giorgio Armani ha poi mostrato la lunga cicatrice dalla spalla sino all'avambraccio, ormai in fase di guarigione. Lo stilista ha continuato a spiegare: "Mi sono rotto l'omero in più punti e me ne hanno dovuto dare diciassette per ricucire tutto. Però volevo esserci per questa sfilata e anche per la prossima, a Parigi. Quindi avete notato qualche lieve incertezza nel deambulare ed ecco spiegato il motivo, nient'altro".
In realtà, però, la sua uscita al termine dello show è stata perfetta, merito anche del suo storico collaboratore, Leo dell'Orco. A questo proposito, Armani ha dichiarato: "Era giusto uscire con Leo che, da così tanti anni mi aiuta sulle collezioni maschili, è il mio collaboratore ed è molto bravo, così come mia nipote Silvana. Ecco, sto preparando il futuro con le persone che ho in carico adesso".
Infine, un commento sulle recenti collezioni maschili: "Sull'uomo bisogna inventare ma non divertirsi, mi vergogno di far parte di questo gregge che trovo supponente. Senza voler fare polemiche, io non sono come gli altri".