Gina Lollobrigida vittima di una "manipolazione" assicura suo figlio Milko Skofic

Milko Skofic racconta come sono spariti i beni della madre Gina Lollobrigida, caduta nelle mani di persone con pochi scrupoli che l'avrebbero manipolata.

Gina Lollobrigida secondo il figlio Milko Skofic è vittima di una manipolazione. Milko, che dal 2014 ha intrapreso le vie legali contro la madre, si rimprovera di non aver saputo cogliere i segnali: 'avrei dovuto agire prima', ha detto in un'intervista al Corriere della Sera.

"Mia madre mi manca" dice Milko Skofic parlando di Gina Lollobrigida. L'attrice recentemente si è vista svuotata la casa dopo che il giudice ha autorizzato l'amministratore di sostegno di Gina Lollobrigida. "È sempre stata testarda, ma ora è divenuta fragile. A volte penso che avrebbe avuto bisogno di un amministratore dei suoi beni e che in me non l'ha trovato. Forse avrei dovuto reagire prima", dice Milko rimproverandosi di non essere intervenuto in tempo e di vivere oggi il rapporto con la madre attraverso il filtro di Andrea Piazzolla, nominatosi factotum di Lollobrigida e rinviato a giudizio con l'accusa di circonvenzione di incapace.

Gina Lollobrigida ne La Romana di Luigi Zampa
Gina Lollobrigida ne La Romana di Luigi Zampa

Milko Skofic parla con riluttanza di una storia di cui non è stato capace di cogliere i segni, come il licenziamento della cameriera e del giardiniere: "Alma era più di una cameriera. Una donna di origini etiopi che viveva con noi da molto tempo e le salvò la vita. Chiamò l'ambulanza quando la vide svenire. In ospedale la operarono d'urgenza, non fosse stato per Alma... Eppure fu mandata via. Da allora si è resa irreperibile. Paura o delusione non saprei. Il primo segnale. Poi il nostro giardiniere. Licenziato anche lui. Quindi ci fu interdetto il cancelletto che separava la villa dalla dépendance".

Poi ci sono state le spese folli, Gina Lollobrigida veniva dal basso e sapeva riconoscere il valore dei soldi: "Mia madre, storicamente oculata, cominciò a comprare vetture. Fino a poco tempo prima il suo parco auto era di una Panda e una Mercedes di seconda mano. Un giorno trovo le fatture per un'Audi da oltre 100mila euro. In seguito, un carosello di moto e vetture di lusso. Una Ferrari acquistata a 330mila euro, rivenduta a 240mila. Per me non è una questione di soldi, non ci sono più soldi a Roma, non ce ne sono più a Montecarlo. I Bulgari di mia madre venduti. Un patrimonio da 4 milioni di euro. Ma i soldi dove sono? Non sui suoi conti. La Finanza se ne sta occupando. Mobili e oggetti svenduti a poche migliaia di euro per fare cassa", ha concluso Skofic.