Gina Carano: Ted Cruz la definisce una "Vittima della cancel culture"

Ted Cruz ha definito Gina Carano una vittima della cancel culture dopo che questa è stata licenziata da Lucasfilm ed esclusa da The Mandalorian.

Secondo Ted Cruz, senatore repubblicano del Texas, l'attrice Gina Carano, licenziata da Lucasfilm e quindi esclusa da The Mandalorian e dall'universo di Star Wars, rappresenta una vittima della cancel culture, conosciuta anche come cultura della cancellazione.

Nelle ultime ore i social sono stati inondati da commenti riguardanti il licenziamento di Gina Carano da parte di Lucasfilm. Sull'argomento si è espresso anche il senatore repubblicano Ted Cruz, tramite un post pubblicato su Twitter nel quale ha etichettato l'attrice come una vittima della cultura della cancellazione, la stessa che di recente ha visto cancellare intere scene di opere televisive e cinematografiche o escludere determinati personaggi da contesti pubblici o pagine di storia per quanto da loro commesso in passato. Nel caso di Gina Carano, la sua esclusione da The Mandalorian è dipesa da alcuni suoi commenti apparsi sui social.

The Mandalorian 2 Gina Carano
The Mandalorian 2: Gina Carano in una foto della seconda stagione.

"La texana Gina Carano ha infranto le barriere nell'universo di Star Wars: non era una principessa, non una vittima, non un qualche Jedi emotivamente torturato", ha scritto Cruz su Twitter. "Ha interpretato una donna che "spaccava" e che le ragazze ammiravano. È stata determinante nel rendere di nuovo divertente Star Wars. Ovviamente la Disney l'ha cancellata".

Nello specifico, Carano è stata licenziata dopo aver pubblicato una storia su Instagram nella quale confrontava il trattamento riservato ai moderni conservatori con le esperienze subite dal popolo ebraico durante l'Olocausto. Ha concluso il post chiedendo: "Che differenza c'è dall'odiare qualcuno per le sue opinioni politiche?" Il post ha così fatto salire gli hashtag #FireGinaCarano e #CancelDisneyPlus in cima alle tendenze su Twitter. "Gina Carano non è attualmente impiegata da Lucasfilm e non ci sono piani per lei in futuro", ha detto un portavoce della casa di produzione fondata da George Lucas, aggiungendo: "Tuttavia, i suoi post sui social media che denigrano le persone in base alle loro identità culturali e religiose sono abominevoli e inaccettabili".

Questa non è la prima volta che le esternazioni social di Carano suscitano polemiche. La stessa cosa è avvenuta quando l'attrice ha scritto "beep/bop/boop" nella sua biografia su Twitter al posto dei pronomi, che è stata vista come una presa in giro nei confronti della comunità transgender. Ha anche scoraggiato l'uso della mascherina durante la pandemia mondiale ed ha messo in dubbio i risultati delle elezioni presidenziali del 2020.

Ricordiamo che la Disney aveva in programma di affidare a Carano una serie spin-off di Star Wars. Alcuni ipotizzavano che Carano potesse avere un ruolo nella prossima serie tv Rangers of the New Republic, annunciata al Disney Investor Day 2020. Tuttavia, i suoi post sui social hanno fatto sì che l'azienda ignorasse definitivamente quell'idea.