George Clooney, processo-show a Milano

Milano ha accolto George Clooney, ma stavolta non in occasione della prima di un film: lo scorso venerdì l'attore ha testimoniato nel processo contro una falsa griffe, nell'aula 4 del Tribunale del capoluogo lombardo

Mentre Elisabetta Canalis si abbronza sulle rive del lago di Como in compagnia della migliore amica, Maddalena Corvaglia, il fidanzato George Clooney trascorre una giornata nell'afosa e umida Milano, tra le mura del Palazzo di Giustizia, per testimoniare nel corso di un processo i cui fatti risalgono al 2006.
L'attore, in elegante completo blu, camicia bianca e cravatta, è arrivato nell'aula 4 del tribunale di Milano, alle 12.00 di venerdì 16 luglio, scortato da due bodyguard e dal pubblico ministero Letizia Manella, per deporre contro Vincenzo Cannalire, Vanya Goffi e Francesco Galdelli accusati di aver creato, nel 2006, una linea di moda con il nome dell'attore, la GC Exclusive by George Clooney.

"Avete fatto un buon lavoro, very good" ha commentato sorridendo Clooney rivolgendosi ai tre impostori, riferendosi alla truffa organizzata nei suoi confronti, con tanto di firme false, fotomontaggi per provare una presunta amicizia tra loro, e carte di credito fasulle. Redarguito dal giudice Pietro Caccialanza, che gli ha intimato di evitare commenti, poiché parte integrante del processo, George non si è però trattenuto dal fare altre battute sarcastiche in più di un'occasione, sfoderando il suo consueto sorriso beffardo e sornione, così amato dalle donne.

Al termine dell'udienza, durata circa due ore, "la durata di un film" come ha ironicamente sottolineato il giudice, l'irresistibile attore è stato letteralmente assalito da decine di fan in fibrillazione, accorse per fotografarlo e rubargli qualche autografo. Tra fotografi, stampa italiana, e donne di qualsiasi età, il sex symbol brizzolato più desiderato di Hollywood, con la sua simpatia e la spiccata ironia, è riuscito a trasformare un evento serioso in un'occasione per dispensare saluti e baci a pubblico e paparazzi. Irresistibile George, nell'ennesimo one-man-show.