Dopo infanzia, immigrazione e italoamericani, Gabriele Salvatores cambia completamente atmosfere per il suo prossimo film, che sarà ispirato al noir di Paolo Maurensig La variante di Lüneburg.
Salvatores farà ritorno nell'amata Trieste, location di alcuni dei suoi film tra cui i due capitoli de Il ragazzo invisibile e parte di Napoli - New York, dove è stata ricreata la Grande Mela, ma stavolta la storia sarà ambientata esplicitamente nel capoluogo giuliano. Le riprese prenderanno il via a novembre.
Pubblicato nel 1993, il romanzo racconta la lotta inesauribile tra due maestri di scacchi, l'uno ebreo e l'altro ufficiale nazista, acerrimi rivali animati da un odio inesauribile.
La visione di Salvatores

"La variante di Lüneburg è un noir ambientato nel mondo degli scacchi: racconta di due persone che, per tutta la vita, continuano a sfidarsi davanti a una scacchiera, quasi come I duellanti di Ridley Scott" ha rivelato Gabriele Salvatores, presidente di giuria del progetto Corti senza confine riservato a cortometraggi ambientati sul confine italo-sloveno, nell'ambito delle iniziative di GO! 2025 - la Capitale Europea della Cultura condivisa fra Gorizia e Nova Gorica. "Il film avrà attori italiani e tedeschi e sarà girato in due lingue".
Il romanzo, edito da Adelphi, era stato proposto al regista mentre stava girando Il ragazzo invisibile a Trieste. "Non l'avevo considerato subito perché ero assorbito da quella storia di supereroi" ha spiegato il regista. "Ma quando me l'hanno riproposto tempo dopo me ne sono innamorato: il libro è ambientato principalmente tra Vienna e Monaco, mentre io ho fatto diventare il protagonista triestino: è ebreo, e a Trieste c'è una delle più grandi comunità ebraiche in Italia". Ancora una storia di frontiera, "ma nel romanzo i confini sono cattivi. Il bello di questa storia è che racconta due persone distanti che si ritrovano a sfidarsi sulle caselle della scacchiera, come se fossero fuori dal mondo".
Una nuova avventura in programma per il cinema vagabondo Salvatores, che chiosa: "L'importante non è l'arrivo, ma il viaggio, perché anche la vita è un viaggio, con un inizio e una fine, che ti dà la possibilità di cambiare continuamente".