FIPILI Horror Festival 2023 al via oggi con Michele Soavi, Livorno capitale della paura per 5 giorni

Il regista culto Michele Soavi ospite d'onore della prima giornata di festival con un attesissimo talk, tre mostre in anteprima: Dellamorte Dellamore: lo sguardo di Mimmo Cattarinich, Once upon, always the death e la collettiva Noi Mostri.

FIPILI Horror Festival 2023 al via oggi con Michele Soavi, Livorno capitale della paura per 5 giorni

Sarà Michele Soavi, virtuoso del cinema horror e del thriller all'italiana l'ospite d'onore della prima giornata del 12° FIPILI Horror Festival 2023, la manifestazione di cinema e letteratura di genere che inaugura a Livorno domani venerdì 27 ottobre per proseguire fino al 31 ottobre. Alle ore 21.45 presso il Cinema 4 Mori, il regista, che negli ultimi 30 anni ha curato la regia di pellicole cult come Deliria, La chiesa, Il Sangue dei vinti, Arrivederci Amore Ciao e considerato l'erede di Dario Argento sarà protagonista dell'incontro "Il futuro non è scritto", durante il quale il pubblico in sala - che potrà intervenire - sarà accompagnato attraverso le suggestioni cinematografiche dei maestri di ieri e di oggi e il cinema di Soavi che verrà. Il talk sarà preceduto alle ore 20.00 (Cinema 4 Mori), dalla proiezione del suo cult Dellamorte dellamore, in occasione dell'avvicinarsi dei 30 anni dell'uscita cinematografica del film.

Dellamorte dellamore: Rupert Everett in una scena del film
Dellamorte dellamore: Rupert Everett in una scena del film

Il FIPILI Horror Festival, ideato da Alessio Porquier e Ciro Di Dato e organizzato in collaborazione con l'omonima associazione culturale, quest'anno proporrà oltre 60 titoli tra film e cortometraggi in anteprima internazionale, europea e italiana, a tema horror declinato in tutti i suoi sottogeneri, 10 incontri con grandi nomi del panorama cinematografico, 3 mostre in prima in prima nazionale e il Premio Letterario "La Paura fa 90 righe"; e ancora presentazioni di libri, il laboratorio per bambini e ragazzi "Roba da Mostri" (ad ingresso gratuito previa prenotazione) e molti eventi collaterali, che andranno ad animare Livorno durante la settimana più spaventosa dell'anno.

"È una emozione che si rinnova ogni anno quella di portare i grandi nomi del cinema di genere e non solo a Livorno grazie al FIPILI Horror Festival - spiega Ciro di Dato, co direttore del festival - dopo aver aperto le porte del Cinema 4 Mori, durante le passate edizioni, a maestri del cinema del calibro di Pupi Avati, Ruggero Deodato, Lamberto Bava, Aldo Lado e Dario Argento, la dodicesima edizione inaugura con l'ultimo grande regista italiano di genere, Michele Soavi in occasione dell'avvicinarsi del trentennale del suo film cult Dellamorte dellamore. Una dodicesima edizione questa, che segna il rafforzarsi del sodalizio tra il FIPILI e la città, con eventi collaterali, incontri e performance teatrali tra Porta a Mare e Via Garibaldi - aggiunge il direttore Alessio Porquier".

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Il programma della giornata inaugurale e le mostre

Una giornata improntata ai festeggiamenti in vista dell'anniversario del trentennale del film cult Dellamorte Dellamore di Soavi quella inaugurale del FIPILI, che apre alla cittadinanza gli spazi espositivi della Sala Lem con il vernissage di ben tre mostre tematiche (Biblioteca del Portuale, via San Giovanni n.13 a Livorno). Si parte alle ore 18.00 con l'anteprima internazionale della mostra fotografica "Dellamorte Dellamore: lo sguardo di Mimmo Cattarinich", venti scatti inediti dal set provenienti dall'archivio personale del fotografo e regista Domenico Cattarinich curato dall'omonima Associazione Culturale. Le opere saranno esposte dal 28 al 31 ottobre dalle ore 10.30 alle ore 20.00. L'esposizione fotografica si sposterà dal 6 novembre al 14 gennaio presso la biblioteca di Villa Maria (via Redi n.22, Livorno).

Alle ore 18.15 spazio alla presentazione dell'esposizione "Once upon, always the death" del fumettista e illustratore Pietro Rotelli (Panini, Cosmic Horror Mag), una serie di 10 tavole che, in pochi fotogrammi come se fossero un'animazione, illustrano una microstoria di mostri che "muoiono sempre male".

Da non perdere alle 18.30 la collettiva a scopo benefico "Noi Mostri", 12 opere tra disegni e quadri, di altrettanti artisti invitati dal festival a dare una loro rielaborazione della figura del Mostro.

Al termine della manifestazione, le opere di Tommaso Eppesteingher, Valentina Restivo, Pietro Rotelli, Nicola Buttari, Ingap, Giulio Rotelli, Champa, Gedo, Matteo Galli, Nicola Perugini, Bruno Farinelli e Lapis, verranno messe all'asta online sul canale Facebook del festival (www.facebook.com/fipilihorrorfestival) e il ricavato sarà devoluto interamente all'associazione umanitaria italiana Emergency.

Le mostre sono a ingresso gratuito e visitabili dal 28 al 31 ottobre dalle ore 10.30 alle ore 20.00.

Dellamorte Dellamore, il ritorno di un cult

Riflettori puntati sullo schermo del Cinema 4 Mori, alle ore 20.00, per la proiezione di Dellamorte Dellamore (1994), film di Michele Soavi tratto dal romanzo di Tiziano Sclavi (padre di Dylan Dog), sulle vicende di Francesco Dellamorte - Rupert Everett - custode di un cimitero in cui i morti risorgono animati da istinti omicidi. A seguire, alle ore 21.45, il dissacrante "critico cinematografico del web", Federico Frusciante accompagnato dal direttore del FIPILI Horror Festival Alessio Porquier modererà l'incontro con Soavi "Il futuro non è scritto": partendo dalla visione di Dellamorte dellamore, perfetto esempio di adattamento della letteratura di genere sul grande schermo, i moderatori con il regista accompagneranno il pubblico presente in sala attraverso le suggestioni del cinema di genere, di ieri e di oggi.

Saranno poi i vampiri di The Vourdalak del regista francese Adrien Beau (ore 23.00, Cinema Teatro 4 Mori) - ex designer per John Galliano e Christian Dior - i protagonisti dell'ultima proiezione della giornata, che porta al festival l'adattamento in chiave horror di La famiglia del Vurdalak di Aleksey K. Tolstoy; una pellicola dalle atmosfere rarefatte e oniriche, sul vampirismo famigliare che segue le vicissitudini di cortigiano francese, un alto funzionario di Stato che si perde in una selva straniera e si ritrova ospite di una famiglia gentile e inquietante: i figli, la nuora e il nipote del wurdulac-Gorcha, eroe della guerra contro i Turchi.