Avete mai pensato di mollare tutto per rifugiarvi in un luogo del cuore in mezzo alla natura dove ricominciare da capo? È ciò che accade al protagonista di Fino alle montagne, pellicola della regista canadese Sophie Deraspe in arrivo al cinema il 29 maggio con Officine Ubu.
Ispirato al romanzo autobiografico di Mathyas Lefebure intitolato D'où viens-tu, berger?, il film raccolta la scelta radicale di un giovane yuppie canadese che abbandona Montreal per dedicarsi all'allevamento delle pecore nelle montagne Alta Provenza, come mostra la vivace clip esclusiva dedicata alla conta degli ovini. A dargli manforte una funzionaria poco convinta interpretata da Solène Rigot.
Lassù sulle montagne possiamo dare una svolta alla nostra esistenza
Sophie Deraspe, una delle figure chiave del cinema quebecchese, si è immersa nel racconto del giovane Mathyas Lefebure per dar corpo alle sue riflessioni in una pellicola dallo stile semplice e diretto, che valorizza la bellezza delle ambientazioni uniche in cui si svolgono i fatti narrati.

Determinato a lasciarsi alle spalle il vuoto esistenziale della città alla ricerca di un senso più profondo, il canadese Mathyas si lascia alle spalle una brillante carriera da pubblicitario per diventare pastore sulle montagne dell'Alta Provenza. Non conosce il mestiere, ma è attratto da un'immagine idealizzata della vita rurale. La realtà, purtroppo, sarà diversa da come se la immagina e dovrà faticare non poco per ottenere i permessi e i documenti necessari per intraprendere la sua nuova attività, oltre a far fronte alle malattie e ai predatori che mettono a rischio il suo gregge.
Ad alleviare la durezza della vita in montagna interviene Elise (Solène Rigot), una funzionaria poco convinta del suo lavoro e affascinata dal sogno di Mathyas al punto da licenziarsi per raggiungerlo in montagna. Insieme i due giovani accettano un incarico impegnativo: condurre più di 800 pecore in transumanza verso le Alte Alpi.