Quarta giornata ricchissima per la Festa del Cinema di Roma, che ha preso ormai il via all'Auditorium Parco della Musica: arriva infatti Barry Jenkins, Oscar al miglior film per Moonlight, la serie di Park Chan-Wook e Beautiful boy con Steve Carell e Timothée Chalamet.
Dopo il successo di Moonlight, vincitore di tre premi Oscar e presentato a Roma nel 2016, il regista Barry Jenkins torna alla Festa del Cinema: domenica 21 ottobre alle ore 19.30 presso la Sala Sinopoli dell'Auditorium Parco della Musica, sarà infatti presentato il suo nuovo film, Se la strada potesse parlare, tratto dall'omonimo romanzo di James Baldwin. Il film è ambientato negli anni settanta, nel quartiere di Harlem, Manhattan. Uniti da sempre, la diciannovenne Tish e il fidanzato Alonzo, detto Fonny, sognano un futuro insieme. Quando Fonny viene arrestato per un crimine che non ha commesso, Tish, che ha da poco scoperto di essere incinta, fa di tutto per scagionarlo, con il sostegno incondizionato di parenti e genitori. Senza più un compagno al suo fianco, Tish deve affrontare l'inaspettata prospettiva della maternità. Mentre le settimane diventano mesi, la ragazza non perde la speranza, supportata dalla propria forza interiore e dall'affetto della famiglia, disposta a tutto per il bene della figlia e del futuro genero.
In giornata arrivano altri sette film da tutto il mondo. Occhi puntati su Beautiful Boy di Felix Van Groeningen (Sala Sinopoli ore 17) è tratto dai due bestseller firmati da David e Nic Sheff: a diciotto anni, Nic Sheff (Timothée Chalamet) è un bravo studente, coinvolto nelle recite e nel giornale della scuola, membro della squadra di pallanuoto, pronto per entrare al college, ma, dopo aver provato la metanfetamina, passa a una totale dipendenza. Gli Sheff devono così affrontare il fatto che la dipendenza è una malattia che non discrimina e può colpire qualsiasi famiglia in qualsiasi momento.
In Kursk di Thomas Vinterberg (Sala Sinopoli ore 22) assisteremo all'angosciante storia vera del K-141 Kursk, un sottomarino russo a propulsione nucleare che affondò nel Mare di Barents nell'agosto del 2000. Mentre ventitré marinai lottavano per la sopravvivenza a bordo del sottomarino, le loro famiglie combattevano disperatamente contro gli ostacoli burocratici e le scarse probabilità di salvarli.
Mia e il leone bianco di Gilles de Maistre (Sala Petrassi ore 18) è ambientato in Sudafrica e vede protagonista Mia, undici anni, e Charlie, cucciolo di leone bianco nato nell'allevamento di felini dei suoi genitori. Per tre anni, Mia e Charlie crescono insieme e vivono un'amicizia simbiotica. Quando Mia compie quattordici anni e Charlie è ormai diventato un magnifico esemplare di leone adulto, la ragazza scopre una verità per lei inaccettabile: suo padre ha deciso di venderlo ai cacciatori di trofei. Disperata, Mia non ha altra scelta che fuggire con Charlie per tentare di salvarlo.
Il documentario Daughters of the Sexual Revolution: the Untold Story of the Dallas Cowboy Cheerleaders di Dana Adam Shapiro (Sala Petrassi ore 20) racconta la misconosciuta storia di Suzanne Mitchell, la gloriosa matriarca delle Dallas Cowboys Cheerleaders. Considerata da più parti come qualcosa di degradante, umiliante, sessista e legato allo sfruttamento del genere femminile, questa variopinta sorellanza di "ragazze della porta accanto" provenienti da piccole città è diventata un fenomeno controverso della cultura pop al culmine della rivoluzione sessuale.
Alle ore 22.30 la Sala Petrassi ospiterà i primi due episodi di The Little Drummer Girl, la nuova serie firmata da Park Chan-Wook. La storia è ispirata all'omonimo romanzo di John Le Carré. Charlie, simpatizzante di sinistra, sbarca il lunario come attrice a Londra. Quando un misterioso mecenate porta la sua compagnia in Grecia, la donna viene avvicinata da uno sconosciuto. Nel frattempo, nella Germania Ovest, Kurtz, leader di un'unità Israeliana anti-terrorismo, è sulle tracce della cellula che ha ucciso un diplomatico e la sua famiglia. Quando gli eventi porteranno Charlie e Kurtz ad incontrarsi, la donna scoprirà rapidamente che per sopravvivere dovrà tenere gli occhi ben aperti.
Running After di Jefferson De (Teatro Studio Gianni Borgna Sala Siae ore 15) narra la storia di Paulo Ventania, un uomo senza un vero lavoro che sopravvive vendendo chincaglierie in mezzo al traffico di Rio de Janeiro, e che un giorno intravede l'opportunità di cambiare vita facendo il manager calcistico. Attraversando la periferia di Rio, Ventania si trova dinanzi a Glanderson, un ragazzo con un formidabile talento per il calcio che, come tanti altri, sogna di diventare un giocatore professionista. Glanderson ha una caratteristica fisica ragguardevole: il suo piede destro ha solo tre dita. Ventania ha fiducia nelle doti del giovane e si impegna a gestirne la carriera.
An Impossibly Small Object di David Verbeek (Teatro Studio Gianni Borgna Sala Siae ore 17) vede protagonista un fotografo olandese e il soggetto di una sua foto, una bimba di otto anni che sta per perdere il suo migliore amico, in procinto di trasferirsi in America. Tornato in Olanda, il fotografo si ritrova immerso nella sua immutabile solitudine. L'immagine gli riporta alla mente gli anni dell'infanzia, quando sentiva di avere ancora, da qualche parte, un posto nel mondo.
Il Teatro Studio Gianni Borgna Sala Siae ospiterà anche la proiezione di Bayoneta di Kyzza Terrazas (ore 22): Miguel "Bayoneta" Galíndez è un ex pugile messicano che per ragioni misteriose si ritrova a vivere in un minuscolo appartamento a Turku, in Finlandia. Di giorno lavora come allenatore in una palestra di pugilato, di sera beve da solo nei bar. Il bisogno di redimersi lo porta a riprendere i guantoni e tornare a combattere. Si ritrova, così, a fare i conti con il suo passato e con tutto ciò che l'ha allontanato dalla boxe e dalla sua famiglia.
Dopo il successo delle prime due edizioni, la Festa del Cinema di Roma ospita un nuovo approfondimento sulla critica cinematografica dal titolo "Condizioni critiche: insegnare, e imparare, ad amare il cinema". Alle ore 11 al MAXXI, alcuni autorevoli critici cinematografici internazionali, come i francesi Alain Bergala (saggista, sceneggiatore, regista, docente) e Serge Toubiana (giornalista, saggista, dal 2003 al 2016 direttore della Cinémathèque Française e dal 2017 Presidente di Unifrance) e lo statunitense A.O. Scott (critico del The New York Times), coordinati da Mario Sesti, affronteranno i temi dell'incontro in una conversazione con Stefania Parigi (Professore Ordinario presso l'Università degli Studi Roma Tre). L'incontro cercherà anche quest'anno di essere un momento per scambiare idee, esperienze e prospettive, mettendo a fuoco nuovi aspetti del lavoro di chi studia e insegna il cinema e ne scrive per mestiere. La discussione partirà dall'orizzonte dell'apprendimento del cinema, a scuola e nelle università, in un mondo postmediale in cui i processi di formazione tradizionali sono sempre più antagonisti del potere dei social e dell'incessante innovazione tecnologica.
Il programma del MAXXI si arricchisce con altri eventi legati alla Festa del Cinema. Alle ore 15 sarà ospitato un altro film della retrospettiva dedicata a Maurice Pialat curata da Mario Sesti: Sous le soleil de Satan, con cui il regista ha ottenuto la Palma d'oro a Cannes. Alle ore 17 sarà proiettato il corto Luce a cavallo. Alle ore 18.30 seguirà l'Incontro Ravvicinato con Pierre Bismuth, un progetto di Videocittà in collaborazione con Festa del Cinema. Il Premio Oscar® 2005 per la Miglior sceneggiatura originale di Se mi lasci ti cancello (Eternal Sunshine of the Spotless Mind) parlerà al pubblico delle sue opere che riflettono e lavorano sui rapporti e sui confini tra percezione e realtà, tra finzione e realismo, tra fiction e documentario, attraverso la commistione di generi, di stili e di mezzi di comunicazione.
Alle ore 21.30 si terrà la proiezione de La storia quasi vera di Stefano Benni - le avventure del lupo, un documentario biografico di Enza Negroni che fa emergere la visione del mondo e la poliedrica personalità dello scrittore bolognese.
Oggi la Festa renderà omaggio a tre amati protagonisti del cinema italiano: Vittorio Gassman, Carlo Vanzina e Ermanno Olmi: la Sala Petrassi alle ore 16 ospiterà la proiezione del documentario di Fabrizio Corallo dal titolo "Sono Gassman!" Vittorio re della commedia. Attraverso le testimonianze di familiari e colleghi, brani di film, spettacoli teatrali e programmi tv emerge il ritratto di un estroverso "mattatore" ma anche di un uomo più segreto e vulnerabile. A pochi mesi dalla prematura scomparsa, la Festa del Cinema ricorda Carlo Vanzina, regista cult della commedia italiana degli anni Ottanta e Novanta con la proiezione di Sapore di mare (ore 19.30 in Teatro Studio Gianni Borgna Sala Siae). Prima della proiezione Chiara Gamberale e Diego De Silva dialogheranno con il critico cinematografico Alberto Crespi e con lo scrittore Paolo Di Paolo intorno all'ampio lavoro dei Vanzina. Nella stessa giornata, nell'ambito della manifestazione "Accadrà sul Red Carpet", Via Condotti accoglierà una mostra di fotografie che ritraggono Carlo Vanzina sul set e con la famiglia e locandine dei suoi celebri film. L'evento è realizzato con l'aiuto del fratello Enrico Vanzina e di Medusa. Anche Ermanno Olmi, recentemente scomparso, sarà omaggiato con la proiezione alle ore 21 alla Casa del Cinema de Il tempo si è fermato, restaurato dalla Cineteca di Bologna. Il film, che racconta con stile rigoroso la creazione di un legame umano sullo sfondo della maestosa solitudine delle montagne, è una riflessione sul tempo, una parabola sul rapporto tra l'uomo e la natura.
Sempre alla Casa del Cinema, alle ore 18, sarà proiettato Chinatown di Roman Polanski, film personalmente selezionato dal Direttore Artistico Antonio Monda nell'ambito della linea di programma "I film della nostra vita", quest'anno dedicata al genere noir. Nella Cinema Hall, alle ore 15.30, si terrà il film Detective per caso di Giorgio Romano, primo lungometraggio con attori professionisti disabili che non tratta il tema della disabilità. La proiezione sarà preceduta dalla presentazione del progetto "L'arte nel Cuore" che, insieme ad Addictive Ideas srl, ha prodotto il film.
In occasione della Festa del Cinema, CNA Cinema e Audiovisivo, in collaborazione con la CNA di Roma realizza il secondo CNA Cinema Day, appuntamento durante il quale portare alla platea di operatori e istituzioni presenti alcune riflessioni su tematiche di interesse locale, nazionale ed internazionale. CNA Cinema e Audiovisivo nasce come progetto speciale elaborato dal Sistema CNA con l'obiettivo di rappresentare in maniera complessiva e con una visione strategica di insieme, le imprese della filiera. Tre gli eventi in programma: Alle 10 presso l'AuditoriumArte, in collaborazione con la Roma Lazio Film Commission, viene presentato l'accordo tra CNA Roma e Fondazione Cinema per Roma per sostenere il circuito dei Festival di Cinema Indipendente. Con l'accordo si genererà un ponte tra il mondo della Festa del Cinema e quello di altri festival romani divenuti, nel corso degli anni, una significativa realtà culturale della Capitale. L'obiettivo è offrire alla nostra città un'offerta culturale molto più interessante e variegata di quanto accaduto finora e far sì che i riflettori sul nostro mondo rimangano accesi costantemente per tutto l'anno, non solo nei dieci giorni della Festa del Cinema. Presso lo spazio WeGil alle ore 16, si terrà il convegno "Le nuove sfide tecnologiche per l'industria dell'audiovisivo. Netflix, Amazon e OTT, rischio o opportunità?". Alle ore 21, nello stesso spazio, si terrà l'anteprima Premio Cinearti La Chioma di Berenice.
Alcune sale della città ospiteranno i film della Festa del Cinema di Roma. Al My Cityplex Savoy sarà proiettato alle ore 16 il documentario storico di Roberta Grossman Who Will Write Our History, insieme ad alcuni film della Selezione Ufficiale: The Miseducation of Cameron Post di Desiree Akhavan (ore 18), Fahrenheit 11/9 di Michael Moore (ore 20) e Light as Feathers di Rosanne Pel (ore 22.30). Quest'ultimo sarà preceduto dalla proiezione di uno dei corti finalisti del concorso "Cuori al buio". Il documentario di Pietro Suber 1938: Quando scoprimmo di non essere più italiani sarà replicato alla Casa del Cinema alle ore 16, mentre nella Cinema Hall ci saranno Funan di Denis Do (ore 18), If Beale Street Could Talk di Barry Jenkins (ore 20) e Kursk di Thomas Vinterberg (ore 22.30).