Fedez, i bambini del reparto di pediatria gli scrivono: “Ti siamo vicini”

Fedez, ancora ricoverato in ospedale, ha ricevuto un commovente segno di solidarietà e affetto dai bambini del reparto pediatria.

Fedez ha ricevuto un commovente cartellone di solidarietà dai bambini ricoverati nel reparto pediatria dell'ospedale San Raffaele. Il rapper è stato operato lo scorso 22 marzo per un raro tumore neuroendocrino del pancreas.

Ieri Chiara Ferragni ha pubblicato su Instagram il video in cui Fedez era vicino ad un pupazzo rosa, un regalo del primogenito, il piccolo Leone, per tenergli compagnia in questi giorni in ospedale. Il rapper, lo scorso 22 gennaio si è sottoposto ad una operazione, durata sei ore, attraverso la quale gli è stato asportato il tumore. Il cantante, raccontando la sua esperienza sui social, ha scritto: "mi sono dovuto sottoporre ad un intervento chirurgico durato 6 ore per asportarmi una parte del pancreas (tumore compreso)" e aveva specificato: "un raro tumore neuroendocrino del pancreas. Uno di quelli che se non li prendi per tempo non è un simpatico convivente da avere all'interno del proprio corpo".

Oggi Fedez ha ricevuto un bellissimo omaggio dai bambini ricoverati nel reparto pediatria dell'ospedale San Raffaele. Il rapper, nelle sue storie di Instagram, ha pubblicato un cartellone su cui è scritto: "Noi bambini della pediatria ti siamo molto vicini in questo momento, e riconosciamo il bene che tu hai fatto per tutti noi! Con affetto... Disumano", quest'ultimo è un riferimento al titolo dell'ultimo album di Fedez. Nel cartellone ci sono i nomi di tutti i bambini all'interno di tanti cuori colorati.

Ad operare Fedez è stato Massimo Falconi, professore ordinario all'università Vita Salute e primario di Chirurgia del pancreas al San Raffaele di Milano. Il primario, intervistato da Repubblica e Leggo, ha detto a proposito del tumore che ha colpito il rapper: "è un tipo di tumore che, rispetto all'adenocarcinoma pancreatico, ha fortunatamente maggiori possibilità di cura". Sulla fase post operatoria ha sottolineato: "Con le nuove terapie abbiamo fatto passi in avanti significativi. Però è determinante essere curati in centri di riferimento, dove operano gruppi multidisciplinari di esperti, perché servono le competenze di diversi specialisti".