Stasera su Rai3 alle 21:20 appuntamento, in prima visione in chiaro, con Ezio Bosso. Le cose che restano, il docufilm scritto e diretto da Carlo Verdelli, racconto della carriera dell'artista ma anche di una grande storia umana.
La carriera di Bosso è stata quanto di più atipico si possa immaginare, sia per le vicende personali che per quelle professionali. Nel suo percorso artistico si è lanciato spesso in forme ibride di narrazione e musica e questo film, che parla di lui, ha un approccio analogamente poliedrico come poliedrica è stata la sua vita. Ezio Bosso: Le cose che restano si arricchisce di interviste ad amici e collaboratori dell'artista come Gabriele Salvatores, Enzo Decaro, Paolo Fresu e Silvio Orlando.
Nel film il racconto è affidato allo stesso Bosso, attraverso un lavoro minuzioso di ricerca tra le tante interviste audio e video che ha rilasciato nel tempo. Il ritmo scorre fluido e spontaneo, proprio perché il docufilm è privo del classico narratore frontale: è il maestro stesso a svelarsi agli spettatori, a farci entrare nel suo mondo e nel suo immaginario, come in un diario. La narrazione è stratificata e crea un dialogo fra le varie età dell'artista in un continuo rimando fra immagine e sonoro. Nel ricco materiale d'archivio utilizzato vi è anche il brano inedito "The things that remain".
Prodotto da SUDOVEST PRODUZIONI e INDIGO FILM con RAI CINEMA, il docufilm è stato scritto e diretto da Giorgio Verdelli ed è stato presentato in anteprima nella sezione Fuori Concorso della settantottesima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia.