La star di Enola Holmes, Henry Cavill, ha trovato il ruolo di Sherlock Holmes molto più liberatorio rispetto a Superman o al protaginosta di The Witcher, il guerriero Geralt Di Rivia.
Qui trovate la recensione di Enola Holmes, adventure movie incentrato sulle gesta della sorella minore di Sherlock Holmes, Enola (Millie Bobby Brown). Il film sta spopolando su Netflix alimentando le discussioni tra i fan e si è anche beccato una denuncia da parte della Conan Doyle Estate per una questione di copyright su questa versione inedita del personaggio di Sherlock Holmes.
Per nulla preoccupato, Henry Cavill si gode il successo del film sottolineando le differenze tra il suo personaggio e quanto fatto in precedenza in un'intervista a Collider:
"Di solito cerco di non focalizzarmi troppo sulla pressione per i ruoli che sono chiamato a interpretare, per me si tratta di una missione personale più che della pressione dall'esterno. Che si tratti di Superman, The Witcher o Sherlock Holmes, non soffro la pressione. Si tratta di me. Superman e The Witcher, quelli sono personaggi con cui sono cresciuto e li adoro, voglio rappresentarli nel modo più accurato possibile. Questo per me è il problema principale".
Enola Holmes: Millie Bobby Brown invoca il sequel
Henry Cavill ammette di non aver sentito la stessa responsabilità nei confronti di Sherlock Holmes:
"Non avevo letto i romanzi di Sherlock Holmes e non ero un suo fan, così non ho sentito il peso di interpretarlo in modo fedele. Sono ossessionato dai dettagli, sul set sono il più puntiglioso di tutti, sono talmente noioso che mi dicono di stare zitto e fare quello che devo fare, ma io mi impunto sul modo in cui dovrebbe reagire il mio personaggio. Con Sherlock Holmes non è accaduto, ho evitato di interpretarlo nella versione del legalista psicopatico, abbiamo portato in scena uno Sherlock che supporta il personaggio di Enola".