Shia LaBeouf si è recentemente fatto avanti per contestare l'affermazione di essere stato licenziato da Don't Worry Darling di Olivia Wilde proprio mentre la produzione stava iniziando nel 2020: l'attore ha smentito le parole della regista dicendo di aver abbandonato la produzione di sua spontanea volontà.
LaBeouf afferma di aver scelto di lasciare la produzione perché riteneva che gli attori non avessero avuto il tempo sufficiente da dedicare alle prove. Nella storia di copertina del 24 agosto di Variety, la Wilde ha parlato per la prima volta del presunto licenziamento di LaBeouf.
"Lo dico da ammiratrice del suo lavoro: il suo processo non era favorevole all'etica che esigo nelle mie produzioni. Ha un processo che, per certi versi, sembra richiedere un'energia combattiva, e personalmente non credo che migliori le performance degli attori. Credo che la creazione di un ambiente sicuro sia il modo migliore per convincere le persone a svolgere il proprio lavoro al meglio. In definitiva, la mia responsabilità è nei confronti della produzione e del cast, devo proteggerli. Quello è il mio lavoro", ha spiegato la regista.
Shia LaBeouf ha inviato una mail a Variety in cui ha negato di essere stato licenziato, affermando invece di "aver lasciato il film il 17 agosto 2020 perché agli attori non era stato dato abbastanza tempo per le prove". L'attore ha anche inoltrato due e-mail, che afferma di aver inviato alla Wilde il 24 e il 25 agosto di quest'anno, in cui si legge: "Tu ed io conosciamo entrambi i motivi della mia uscita. Ho lasciato il tuo film perché io e i tuoi attori non riuscivamo a trovare il tempo per provare".