Nonostante il gran numero di irriducibili appassionati che lo ha seguito nel corso degli anni, Quentin Tarantino non ha mai fatto parte del clan dei re del box office. Dopo l'eccezionale risultato di Pulp Fiction, che nel 1994 incassò ben 213 milioni di dollari nel mondo, le pellicole successive hanno ottenuto incassi modesti e non è mancato qualche flop (Grindhouse ha incassato solo 25 milioni). Il trend è improvvisamente cambiato con Bastardi senza gloria, clamoroso successo che si è portato a casa 321 milioni di dollari (120 solo negli USA).
Adesso è il turno di Django Unchained. Il revenge thriller di Quentin Tarantino, distribuito in patria a Natale, è divenuto a sorpresa il più grande incasso del regista piazzandosi in testa alla sua personale classifica con oltre 130 milioni di dollari (anche se per dovere di cronaca, adeguando il conteggio all'inflazione, in cima alla lista degli incassi ci sarebbe ancora Pulp Fiction). L'incredibile risultato ottenuto dal western negli Stati Uniti è ancora più sorprendente se si prendono in considerazione le polemiche sollevate prima dell'uscita dal regista Spike Lee e dal comico Katt Williams, i quali hanno contestato la scelta di ironizzare su un periodo storico drammatico come quello dello schiavismo e hanno puntato il dito sull'uso disinvolto della parola 'nigger' nello script. Nonostante le critiche, Django Unchained ha avuto un ottimo riscontro presso la comunità afroamericana e oggi segna il miglior esordio per un film di Tarantino in Italia piazzandosi in testa al box office con 3 milioni e mezzo di euro. Non possiamo che ammetterlo... proprio un esordio col botto!