David Yates: "Dopo i film di Harry Potter avevo bisogno di un progetto come Pain Hustlers"

Il regista David Yates, che ha firmato alcuni capitoli delle saghe di Harry Potter e Animali Fantastici, ha spiegato perché ha voluto cambiare totalmente atmosfera.

David Yates: 'Dopo i film di Harry Potter avevo bisogno di un progetto come Pain Hustlers'

David Yates ha raccontato che trascorrere così tanto tempo nel mondo magico di Hogwarts per realizzare i film della saga di Harry Potter e Animali Fantastici l'hanno spinto a occuparsi di un progetto completamente diverso come Pain Hustlers.
Il filmmaker, accennando al lungometraggio che verrà presentato al festival di Toronto 2023, ha parlato del progetto in cui Emily Blunt interpreta una venditrice che ha compiuto dei compromessi morali mentre lavora per una startup farmaceutica.

Un cambio di atmosfera

Intervistato da Variety, David Yates ha raccontato parlando di Pain Hustlers: "Avendo trascorso così tanto tempo nel realizzare film sui maghi, volevo girare un film nel mondo reale e guidato dalle tematiche sociali, ma uno che non fosse troppo serio e reale. Volevo raccontare una storia che fosse in grado di intrattenere e divertente in un modo quasi sovversivo. Sto passando da un mondo sopra le righe di J.K. Rowling, ma non sto andando direttamente in un dramma. I personaggi sono così esagerati e folli e il mondo è così intenso".

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Il filmmaker ha aggiunto: "Volevo che le persone si sentissero colpevoli. Volevo permettere loro di essere trascinate nello stesso tunnel all'insegna di desiderio e ambizione e alla fine, cadere insieme con i nostri protagonisti principali. Avevo bisogno di dimostrare che ci sono conseguenze a quello che fanno. A livello di atmosfera era come camminare su un filo sospeso".

Un'atmosfera sopra le righe

Yates ha inoltre ammesso che la scalata verso il potere di Eliza, mentre si trova alle prese anche con problemi di alcolismo e numerosi party, ha dovuto essere leggermente modificata: "C'erano delle versioni del film in cui era ancora più follemente divertente. Abbiamo dovuto smorzare un po'. Se è troppo divertente e intrattiene nella prima metà o a due-terzi del film, le persone si sentono un po' ingannate quando arrivano al terzo atto finale e vogliamo che siano emozionati e sconvolti da tutto questo. Si tratta di calibrare con attenzione".