Darren Aronofsky, mentre era ospite del Red Sea Film Festival, ha commentato le recenti notizie della possibile acquisizione di Warner Bros Discovery da parte di Netflix.
Nella giornata di ieri Paramount ha condiviso i dettagli della sua proposta, rivolgendosi direttamente agli azionisti dello studio che dovranno decidere della sorte dell'azienda.
Una situazione complicata
Negli ultimi giorni la notizia che Netflix avrebbe trovato un accordo con Warner Bros per acquisire le attività cinematografiche e televisive, riguardanti i videogiochi, HBO Max e HBO, ha dominato i titoli di quotidiani e siti specializzati in cinema.
Paramount, nella giornata di ieri, ha rilanciato con un'offerta in contanti e con l'annuncio che ha intenzione di distribuire ogni anno oltre 30 film in sala, rispondendo così alle preoccupazioni e ai dubbi di chi teme un minor numero di progetti destinati al grande schermo a favore della piattaforma di streaming di Ted Sarandos.
Darren Aronofsky, rispondendo a una domanda su quanto sta accadendo, ha quindi dichiarato: "Non l'ho ancora digerita. Ed è una notizia talmente nuova. Penso che non sarà un percorso privo di ostacoli. Ho letto alcuni dei titoli oggi e sembra che tutti stiano perdendo la testa".
Il regista ha poi sottolineato che non capisce i dettagli degli accordi e che è facile prendere una posizione sbagliata, ribadendo: " L'unica cosa che direi è che è sempre positivo avere più acquirenti".
Aronofsky ha spiegato le conseguenze negative della situazione: "Ogni volta che c'è un consolidamento, è un male. Abbiamo già solo un numero limitato di acquirenti. Quando vuoi realizzare una serie TV o un film, lo mandi a tutti e speri che alcuni di loro siano affamati e scatenino una guerra di offerte di qualche tipo che ti dia ciò di cui hai bisogno per realizzare un'opera d'arte. Avere un interlocutore in meno è sempre un male. È una seccatura.".
L'opinione sull'IA
Il filmmaker ha condiviso inoltre la sua opinione sull'uso dell'Intelligenza Artificiale sostenendo che si è ancora piuttosto lontani dalla possibilità di realizzare qualcosa che possa realmente interessare il pubblico: "Molto presto potrà raccontare una storia in un modo davvero semplice, ma anche se accadrà penso che un collaboratore umano possa prenderlo e trasformarlo in arte ed è in quel momento che diventa interessante".
Darren ha dichiarato: "La narrazione esisterà per sempre, prenderà semplicemente una forma diversa. Non so se il dominio dei film lunghi due ore avrà quel potere culturale per sempre".