Daniel Day-Lewis difende il suo metodo: “Facile attaccarci dicendo che siamo lunatici"

L'attore, tornato a recitare nel film diretto dal figlio Ronan, ha difeso il metodo di recitazione utilizzato da lui e altri colleghi di Hollywood

Daniel Day-Lewis durante il press-tour di Anemone

In una recente intervista concessa al New York Times, Daniel Day-Lewis ha dichiarato di "non amare affatto pensare alla recitazione in termini di mestiere", aggiungendo che concentrandosi troppo sul processo, gli attori rimangono intrappolati nei "dettagli meno importanti del lavoro".

"Naturalmente ci sono tecniche che si possono imparare, e so che il Metodo è diventato un facile bersaglio al giorno d'oggi", ha detto. "Ultimamente mi infastidisce un po' sentire gente di ogni tipo che blatera e dice cose come 'è diventato completamente Metodo', che credo significhi che una persona si comporta in modo lunatico ed estremo".

Il tre volte Premio Oscar ha continuato: "Tutti tendono a concentrarsi sui dettagli meno importanti del lavoro, e quei dettagli sembrano sempre comportare una sorta di autoflagellazione o un'esperienza che impone a se stessi un grave disagio o instabilità mentale. Ma ovviamente, nella vita di un attore, ciò che conta principalmente è il lavoro interiore".

Anemone Daniel Day Lewis
Anemone: Daniel Day-Lewis in un'immagine del film

Il ritorno alla recitazione dopo otto anni di assenza

Day-Lewis si era ritirato dal mondo della recitazione nel 2017, pochi mesi prima dell'uscita del suo secondo film con Paul Thomas Anderson, Il filo nascosto. Il suo agente aveva dichiarato all'epoca: "Daniel Day-Lewis non lavorerà più come attore. È immensamente grato a tutti i suoi collaboratori e al pubblico che lo ha seguito in questi anni. Si tratta di una decisione privata e né lui né i suoi rappresentanti rilasceranno ulteriori commenti al riguardo".

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Recentemente, l'attore è tornato sotto i riflettori recitando in Anemone, film drammatico indipendente che ha co-scritto e che è stato diretto da suo figlio Ronan. Nel film, Day-Lewis interpreta Ray, un ex soldato britannico diventato un recluso. La sua vita tranquilla viene sconvolta quando suo fratello (Sean Bean) lo rintraccia e lo costringe a confrontarsi con il suo complicato passato.

Day-Lewis ha dichiarato a Variety che lui e suo figlio collaborano da sempre e che lavorare insieme a un film è stata una naturale evoluzione del loro rapporto: "Nel corso degli anni, da quando Ronan era molto piccolo, abbiamo lavorato insieme a molte cose diverse. C'è sempre stata una grande facilità nella reciproca compagnia, e questo è stato davvero un prolungamento di tutto ciò. Era solo una scatola dei giochi più grande".