Daniel Craig era un attore molto esperto già all'epoca del suo ingresso nella saga di James Bond ma indubbiamente la fama mondiale gli ha arriso nel 2006 dopo l'uscita di Casino Royale, il primo film nel quale ha interpretato 007.
Critica e pubblico premiarono il film di Martin Campbell e Craig interpretò il personaggio in altri quattro capitoli cinematografici, salutando definitivamente il franchise in No Time To Die di Cary Fukunaga, uscito nel 2021.
Che disastro
Intervistato dal New York Post, Daniel Craig ha ricordato il periodo della sua vita successivo a Casino Royale:"Mi ha davvero sconvolto, davvero sconvolto. Un fottuto disastro. Non credo che avrei potuto affrontarlo se avessi avuto 19 anni. Anche a 35 anni o giù di lì mi sono gettato in un buco nero davvero profondo e oscuro".
L'attore britannico ha scherzato sul fatto di essersi dato alle sostanze stupefacenti in Messico. In realtà, si è chiuso in casa e non è più uscito perché sembrava un paranoico. Craig ha sottolineato soprattutto la differenza tra essere criticato prima di dimostrare di poter essere Bond ed essere celebrato dopo l'uscita del film.
Rimpianti
Nel corso dell'intervista, Daniel Craig confessa il pensiero che chiunque sia famoso e abbia un po' di cuore probabilmente rimpianga in qualche modo la vita che aveva prima, in particolare la libertà che possono avere le persone che vivono nell'anonimato o quasi.
Daniel Craig non tornerà nei panni di James Bond e lascerà spazio ad un nuovo attore che reciterà nei prossimi film. Al momento, non è ancora chiaro chi potrà essere l'interprete che prenderà il posto di Craig ma senza dubbio il casting di 007 è uno dei più attesi in assoluto.