In molti siamo stati catturati dall'immagine di lancio di Curon, la quinta serie italiana di Netflix, disponibile in streaming sulla piattaforma dal 10 giugno: è un campanile sommerso che si trova in Trentino Alto Adige e che affonda per metà nelle acque del lago di Resia. L'altra metà spunta dalle sue acque calme. È un'immagine che rimane impressa, che evoca mistero e suscita curiosità. Ed è un ottimo punto di partenza per una serie dalle atmosfere internazionali, ma che nasce proprio da un territorio italiano, un posto poco battuto e lontano dalle città dove siamo abituati a vedere di solito le nostre storie. Ma dove si trova, precisamente Curon e qual è la leggenda
Dove si trova il campanile Curon
Il famoso campanile di Curon spunta dal lago di Resia, nel comune di Curon Venosta, in Trentino-Alto Adige, a 1498 metri di altitudine, in provincia di Bolzano. Il lago di Resia (Reschensee in tedesco) è un lago alpino artificiale e si trova a nord del vicino lago di San Valentino alla Muta. Con la sua capacità di 120 milioni di metri cubi è il lago più grande della provincia di Bolzano. Il campanile sommerso è quello che resta del paesino di Curon Venosta e dell'antica chiesa di Santa Caterina, risalente al 1357. In inverno, quando il lago è ghiacciato, il campanile è raggiungibile a piedi. E sul lago è possibile praticare pattinaggio, sci di fondo, snowkiting e slitta a vela.
Perché il campanile è sommerso
Lungo il passo di Resia si trovavano tre laghi naturali: il lago di Resia, il lago di Curon o lago di Mezzo (Grauner See o Mittersee in tedesco) e il lago di San Valentino alla Muta. Si decise allora di sfruttare questi tre laghi per la produzione di energia idroelettrica: i lavori iniziarono nel 1939, ma si fermarono a causa della guerra, e ripresero nel 1946 per essere ultimati nel 1949. La costruzione di una grande diga nel 1950 unificò i primi due precedenti laghi e sommerse quello che era il comune di Curon Venosta: 163 case e 523 ettari di terreno furono sommersi. Il paese venne ricostruito più a monte. Ci furono delle grandi proteste tra gli abitanti del luogo, che vedevano l'operazione come un sopruso da parte del governo di Roma nei confronti dei sudtirolesi. Nella serie Curon, in alcuni momenti, si fa riferimento proprio agli strascichi nati da questa scelta.
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La leggenda delle campane
È naturale che da luoghi così suggestivi nascano delle storie. In questo caso la leggenda dice che in certe notti dell'anno, durante l'inverno, è ancora possibile sentire le campane suonare. Ma le campane sono state rimosse nel 1950, prima della formazione del lago. Dai primi commenti che abbiamo letto su Curon abbiamo notato una grande voglia di andare a visitare questi posti per conoscerli meglio. Sono davvero dei posti meravigliosi, e un viaggio lo valgono tutto. Se doveste sentire le campane suonare, però, non sarebbe un buon segno, e dovreste cominciare a preoccuparvi... Chi ha visto Curon sa di cosa parliamo.