Trionfo latino al festival dei Popoli. La manifestazione fiorentina, giunta alla 51° edizione, si è conclusa sabato sera con un bilancio molto positivo - 23mila presenze di pubblico - premiando il documentario spagnolo Cuchillo de Palo di Renate Costa, dedicato alla questione dei diritti umani in Paraguay. Secondo la giuria l'opera "riesce a portare avanti un'indagine nella storia familiare della regista e al tempo stesso nella memoria della repressione operata dalla dittatura di Stroessner in Paraguay. Evitando di cadere nella trappola del genere ci offre un film profondamente onesto, personale, politico e femminista".
Premio per la miglior regia al canadese Sylvain L'esperance, autore di Intérieurs du delta. Ecco la motivazione: "In Interieurs du Delta la presenza di Sylvain L'Espérance è ferma e rispettosa. Il regista permette ai suoi soggetti di esprimersi e nel farlo ci mostra come essi non siano alla periferia della società, ma al centro della crisi che investe il mondo". Targa Gian Paolo Paoli per il miglior film etnografico antropologico all'americano Foreign Parts di Véréna Paravel e J. P. Sniadeck.