Torna stasera su Rai 2 in prima serata, con la seconda e penultima puntata, la serie Corpo Libero, ambientata nel mondo della ginnastica artistica femminile. Diretta da Cosima Spender e Valerio Bonelli, scritta da Ilaria Bernardini, Ludovica Rampoldi, Chiara Barzini e Giordana Mari, è tratta dall'omonimo romanzo di Ilaria Bernardini.
Trama seconda puntata di mercoledì 1° novembre
È il giorno della gara individuale, c'è tensione: Martina punta tutto sul corpo libero; Carla trionfa e quasi batte Angelica. Benedetta sorprendentemente brilla con un'euforia inusuale. Le ragazze sono punite per la rissa, ma la concentrazione è minata dalla scomparsa di Benedetta. Nonostante la fiducia nella squadra sia compromessa, la vittoria sembra essere a portata di mano.
Il cast
Un cast fatto di giovani interpreti e di volti già noti del piccolo schermo. Antonia Truppo è Rachele Riace, coach della squadra ed ex ginnasta, Filippo Nigro è Alex Borrelli, medico sportivo e Barbara Chichiarelli è la detective Elena Pace. Ci sono poi Alessia De Falco (Martina), Giada Savi (Carla Castoldi), Federica Cuomo (Nadia Lettieri), Eva Iurlaro (Benedetta Palazzi), Giada Pirozzi (Anna Iovine), Emanuele Maria Di Stefano (Pietro Ianni), Catinca Petrescu (Angelica Ladeci).
La sinossi di Corpo Libero
È l'interrogatorio di Martina, giovane atleta della Vis Invicta, a introdurre lo spettatore nella spietata competizione tra le ginnaste del torneo Winter Fox: in una stanza semivuota sta rispondendo alle domande di una poliziotta per l'indagine sulla morte di una ragazza. Ripercorrendo la settimana passata tra allenamenti, preparazioni e gare, le parole di Martina rivelano come una passione possa diventare, un incubo carico di paure ed ansie e di pressioni che segnano corpo e anima. Martina, ferma per oltre dieci mesi a causa di un infortunio, non avrebbe dovuto partecipare alla competizione. Lo sanno bene le altre della squadra: Carla, la stella su cui la coach Rachele e il medico sportivo Alex puntano tutto, Nadia, la sua ombra, e "le inutili" Benedetta e Anna. Tra le ragazze c'è aspettativa e tensione, specialmente per Martina che vorrebbe dimostrare di essere tornata la campionessa di un tempo. Si torna così al primo giorno di gara, che per Martina inizia nel peggiore dei modi, relegata in panchina dalla coach. La ragazza, annichilita dalla decisione di Rachele, assiste alla sfida tra le altre atlete: i riflettori sono tutti su Carla e Angelica Ladeci, la cui rivalità culmina in una sfida plateale lanciata dalla giovane "libellula" della nazionale rumena. Uno smacco che fa scoppiare il caos nel torneo, tanto da portare Martina a pensare di abbandonare, rinunciando al suo sogno di ginnasta. Una decisione dettata anche dalla nascente complicità con Pietro, figlio della proprietaria dell'albergo, ma messa in dubbio dall'incontro con Angelica che le ricorda i motivi sportivi e personali per cui deve insistere. Intanto, mentre le italiane e le rumene, provocate da Carla, si sfidano in una prova di resistenza notturna, Elena Pace, la poliziotta che si occupa del caso di omicidio, cerca di scavare a fondo per capire cosa ci sia, oltre al torneo, ad esasperare le ragazze.
Romanzo di formazione con spiccati toni del thriller, ma anche un racconto sull'essere ragazze, e donne, e un'esplorazione del rapporto tra il corpo - mai veramente libero - e la mente. Sin dalla prima serata inizia a delinearsi il profilo di un sistema feroce mascherato dalla spettacolarizzazione dello sport. Alla leggerezza delle acrobazie, dei salti e di un corpo costantemente misurato, sorvegliato e giudicato si contrappone un lato oscuro: la spietata competizione, le bugie, gli abusi psicologici. Lo scorrere delle lancette segna la fine non solo dei sogni delle atlete, che vedono cambiare il proprio fisico, ma anche di Rachele, l'allenatrice, che riversa il desiderio di maternità nell'attenzione e nel controllo delle sue bambine. Il corpo femminile con i suoi mutamenti è al centro di tutta la serie: nel contesto della ginnastica, infatti, la crescita di una ragazza che diventa donna rappresenta un ostacolo da fronteggiare. Una corsa contro il tempo e una "morte" che segna la fine della carriera sportiva.