Lo sceneggiatore di Contagion ha dichiarato che gli Stati Uniti "sono il paese più malato al mondo". Scott Z. Burns ha detto la sua sulla pandemia che imperversa e sulla sua particolare diffusione negli Stati Uniti criticando la gestione dell'emergenza da parte del Presidente Trump.
Nel 2011, dopo una lunga ricerca, Burns ha firmato la sceneggiatura del thriller di Steven Soderbergh Contagion, tornato in auge per le numerose somiglianze con l'epidemia di coronavirus. Nel film si racconta, infatti, la diffusione di una pandemia fictional e degli ufficiali sanitari che cercano di arginare il contagio.
Contagion, la cosa più utile imparata dal film? Smettere di toccarci le viso con le mani
Pochi giorni fa Scott Z. Burns è apparso sulla CNN e ha dichiarato di essere sorpreso della risposta dell'amministrazione Trump all'epidemia paragonandola al comportamento dei governanti nel suo film:
"Quando abbiamo fatto ricerca per il film, ho visitato il CDC [Centers for Disease Control and Prevention] da ospite e mi è sembrato che all'epoca le persone fossero molto consapevoli di ciò che facevano. Avevano una solida preparazione. Mentre riflettevo sul film e interrogavo gli esperti, l'idea era che uno dei paesi più ricchi al mondo sarebbe stato on grado di gestire la situazione e ora ci ritroviamo nel paese più malato al mondo, questo è qualcosa che mai mi sarei potuto immaginare. Specialmente se guardo la risposta che abbiamo dal governo federale in fatto di test o nella capacità di dare la colpa agli altri."
Il giudizio di Burns si fa ancor più severo con questa affermazione: "Non avrei mai pensato che un Presidente del nostro paese avrebbe definito una pandemia un inganno. Ecco perché non sarei mai stato in grado di prevedere tutto questo in un film."