Contagion va in onda su Canale 5 e sui social si scatena l'inferno: la messa in onda del film ha scatenato i commenti e le polemiche sulle numerose e inquietanti analogie tra il film di Steven Soderbergh e la realtà che stiamo vivendo, ovvero una pandemia da Covid-19 che oltre ad aver fatto un numero impressionante di vittime ci costringe in casa da due mesi.
In Contagion, uscito nel 2011, una donna torna negli USA da un viaggio di lavoro ad Hong Kong e inizia a stare male, ma attribuisce il tutto al jet lag. Morirà al pronto soccorso, e i medici non sanno spiegarsi cosa le sia accaduto. Nel giro di pochi giorni altre persone accusano gli stessi sintomi: tosse secca e febbre, seguita da ischemie, emorragia cerebrale e in ultimo la morte. A Minneapolis, Chicago, Londra, Parigi, Tokyo e Hong Kong i numeri delle vittime si moltiplicano in breve tempo: da un caso si passa a quattro poi a sedici, poi a centinaia, migliaia. Il contagio supera ogni confine.
Gli utenti su Twitter si sono nettamente divisi per tematiche di pensiero. Da una parte i complottisti, dall'altra chi ha trovato inopportuna la messa in onda del film alla vigilia della Fase 2 e in generale in questo periodo. Evidentemente questi ultimi non sanno che una psicologa ha consigliato la visione di Contagion come terapeutica, per chi sta affrontando questa situazione. Ecco alcuni commenti.
C'è chi ha le sue teorie e le sue certezze e chi dei complottisti non si è ancora stufato al punto di rinunciare a dirgliene quattro.
Ci sono quelli che non hanno voluto vedere Contagion e chi invece si chiede se almeno alla fine del film a qualcuno dei protagonisti arrivino i famosi 600 euro elargiti dall'INPS. E a proposito, qui parliamo del significato del finale di Contagion.
Molti hanno sottolineato che la scelta di mandare in onda Contagion su Mediaset a pochi giorni dall'inizio della Fase 2 non è casuale. Il film è stato trasmesso per farci paura, sostengono alcuni, o comunque per invitarci ad una condotta prudente a partire dal 4 maggio.
Poi c'è chi si stupisce (e rabbrividisce) per le coincidenze e le analogie tra le scene del film e l'evoluzione della vera pandemia da Covid-19. Gli "andrà tutto bene", il fatto di essere in zona rossa anche nel film, la scena dei camion militari, le fosse comuni e altri dettagli sconcertanti. Accanto a questa categoria di spettatori, si affianca quella dei "masochisti", ovvero quelli che hanno voluto guardare Contagion pur sapendo che si sarebbero fatti del male.
Tra gli spettatori di Contagion ci sono quelli che al contrario, sono talmente abituati alla pandemia che sottolineano le divergenze più importanti, quelle relative alla situazione italiana. Conte dov'è? E De Luca? E i reportage della Botteri?