Umberto Smaila è stato il volto storico di Colpo Grosso, il programma culto degli anni '80 che Mediaset Extra sta mandando in replica in queste notti. Ebbene sembra che il conduttore sia stufo di queste continue repliche, anche perché all'epoca firmò una clausola per cui non percepisce nulla per i diritti di immagine.
Da alcuni giorni le lancette dei televisori italiani sono tornate indietro di circa trent'anni: su Mediaset Extra va in onda una maratona di colpo Grosso. Umberto Smaila ne ha parlato durante una diretta Instagram, dove, tra le varie cose, gli è stato chiesto se fosse contento di queste repliche e se seguisse il programma "Se le guardo? No basta, non ne posso più. Finiranno, prima o poi. A quell'ora, poi, io dormo - ha detto seccato Umberto che ha aggiunto - Però sono contento perché così la gente continua ad avere un'idea di me da eterno giovane, come una specie di Dorian Gray"
Smaila, che è molto attivo su Instagram dove propone spesso brani cantati al pianoforte, si lamenta del fatto che la produzione non lo contatti in caso di replica e rivela che in base ad una clausola che firmò ha ceduto i diritti d'immagine "Adesso le puntate vanno in onda dalle 2 alle 6 di mattina. Naturalmente mi hanno contattato... anzi no, non mi hanno contattato. Mi hanno offerto... no, non mi hanno offerto niente. Mi hanno dato... no, non mi hanno dato niente. Le stanno mandando in onda comunque. Ma non mi stupisco, è tipico, è tipico. Purtroppo io nell'86, quando firmai il contratto per Colpo Grosso, accettai una clausola confinata nell'ultima riga: c'era scritto che cedevo a loro tutti i diritti. Così io non ho mai guadagnato un centesimo, neanche sui diritti d'immagine. A quest'ora avrei una bella casa...".
Alla fine del suo sfogo Umberto Smaila sostiene che Colpo grosso oggi ha perso quello spirito innovativo e di rottura, quindi riproporlo sarebbe completamente inutile "Riproporlo oggi non ha senso, all'epoca era un programma di grande rottura, oggi sarebbe una cosa normale. Non farebbe più scalpore".